Teresa Mannino all’Ambra Jovinelli incanta i romani

fino al 14 febbraio Teresa Mannino al teatro Ambra Jovinelli

Teresa Mannino conquista il pubblico romano, che preferisce vedere lei alla 66° edizione del Festival di Sanremo. Uno monologo spassoso, senza peli sulla lingua, diretto e pieno di anedotti, quello in scena dal 9 – 14 febbraio 2016, “Sono nata il ventitré” di Teresa Mannino e Giovanna Donini, regia di Teresa Mannino.
Dopo una stagione di sold out in molti teatri italiani, Teresa Mannino ritorna al Teatro Ambra Jovinelli, http://www.ambrajovinelli.org, che la accoglie prima con la scanzonatezza tipica dei romani e poi la consacra regina del tempio della comicità. In programma altre 70 date in tutta Italia per un totale di oltre 140 repliche in un anno, per uno spettacolo che sembra non esaurire mai il suo pubblico. Brillante, intelligente, scoppiettante, la comicità di Teresa Mannino lascia incantati per schiettezza e acutezza.

Come nasce questo spettacolo?
Ho voglia di raccontarmi – racconta Teresa– voglio raccontare al mio pubblico la mia vita, com’ ero, come sono cresciuta e come è cambiato il mondo intorno a me’. Un viaggio nella mia infanzia, tra i piccoli e grandi traumi di allora che poi si sono rivelati formativi. Sono diventata quella che sono passando attraverso momenti difficili che mi hanno fatto crescere. Ecco, voglio raccontarvi i miei traumi“.
Ci fa un esempio?Ad esempio che ero la terza figlia e quando toccava a me fare il bagno, l’acqua non c’era più. Un classico. E poi voglio parlare dei calciatori di ieri e di oggi e del rapporto genitori figli”.

Da chi ha preso questa forza, e il coraggio di dire sempre la verità?
La mia forza e determinazione derivano dalla mia famiglia, dai miei genitori che mi hanno amata incondizionatamente. Ero una ribelle ma loro mi hanno sostenuta anche quando non ho seguito le orme familiari, come ad esempio nei miei studi universitari. Tra i traumi della vita non poteva mancare quello del tradimento. La letteratura classica è piena di eroi ed eroine infedeli. Ma guarda caso le donne che tradiscono non vengono perdonate e di solito muoiono, mentre gli uomini traditori non muoiono mai, semmai sono le amanti a fare una brutta fine!”
Così, passando attraverso il racconto della sua infanzia trascorsa nell’ ambiente protettivo ma anche adulto e forte della sua Sicilia, dei rapporti genitori e figli, o quello dei mitici anni ’70, Teresa Mannino ci racconta la sua versione dei mutamenti avvenuti in questi ultimi anni. “Sono nata il 23” è lo specchio dei suoi pensieri; e siccome Teresa pensa sempre quello che dice e dice sempre quello che pensa, è un’esperienza divertente vederla in questo spettacolo, seguire il suo filo logico, un filo dritto molto teso, lineare ed sagace proprio come lei!

articolo di Antonietta Di Vizia

Teresa Mannino

Teresa Mannino all’Ambra Jovinelli incanta i romani ultima modifica: 2016-02-10T12:12:17+01:00 da Antonietta Di Vizia