“REMOTTI DI CARTA” al Macro un viaggio nel suo mondo satirico

Artista visivo e scrittore, Remo Remotti al Macro di Roma, fino al 30 marzo

Remo Remotti, un artista ironico e anticonformista in mostra a Roma

Al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, http://www.museomacro.org, dal 18 febbraio al 30 marzo 2016 la  mostra  “REMOTTI DI CARTA”, a cura di Gianluca Marziani, promossa da Roma Capitale Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da Mismaonda, dove spiccano nel ciclo “Manco Li Cani”, cani umanizzati che parlano dialetto romano-trasteverino e che raccontano in chiave allegorica le sue posizioni politiche, l’antifascismo e la morale socialista.

La mostra è un viaggio tra le carte, i disegni, i racconti a fumetti e gli appunti figurativi dell’attore, artista visivo e scrittore Remo Remotti. Molto noto al pubblico per le sue performance poetiche, e la sua attività di attore e paroliere militante, Remotti ha da sempre coltivato la sua attrazione per l’arte visiva. Una passione a doppia marcia: da una parte lo scultore che manipolava materiali di scarto, lamiere, chiodi e bulloni, con la coscienza epocale del Pop; dalla altra l’autore che si rifugiava in uno spazio silenzioso e meditativo per dedicarsi al disegno su carta e ai suoi appunti figurativi. Nei disegni in mostra, Remo Remotti è come se la scrittura diventasse immagine, come se il disegno aderisse emotivamente all’attore iconoclasta, al poeta polemico, al dissacratore irriverente. Tutto pare immobile eppure le opere trattengono lo stesso grido sussurrato delle performance poetiche, sembrano pronte ad esplodere come il grido lancinante di “Mamma Roma Addio”.

Ci racconta il curatore Gianluca Marziani: “Portava a studio l’urlo della città ma lo avvolgeva sottocoperta, dentro la semplicità degli ingredienti artistici; le grida lancinanti dei suoi testi si raggomitolavano sotto i chiodi, le viti, i bulloni, le verniciature da carrozzeria, placando l’urlo ma non la rabbia che teneva assieme i pezzi. Remo Remotti gestiva l’incazzatura in modo adulto, usando l’opera come una medicina dello spirito, un rimedio del fare in una civiltà del troppo dire.” La mostra si concentra su TRE CICLI A FUMETTI tra ironia e satira elegante, Remotti ci ha regalato un ritratto della società nel Dopoguerra, mescolando vizi pubblici e privati, sesso e società, politica e cultura. Nei fumetti l’artista ha scelto di non usare colori in quanto sperava che il fruitore colorasse le pagine con il giusto abito, scegliendo i propri pennarelli o matite, contribuendo così a VESTIRE UN’IDEA. Nella mostra “REMOTTI A FUMETTI” si attraversa una lunga narrazione che ripercorre le tante vite e le altrettante anime dell’artista.

articolo di Antonietta Di Vizia

Remo Remotti Mamma Roma Addio, della serie REMOTTI A FUMETTI

“REMOTTI DI CARTA” al Macro un viaggio nel suo mondo satirico ultima modifica: 2016-02-18T17:10:26+01:00 da Antonietta Di Vizia

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