Unicredit: inizia la nuova era di Jean Pierre Mustier?

Jean Pierre Mustier

Unicredit Jean Pierre Mustier sarà il nuovo Marchionne?

Era il 2007, quando all ’indomani della fusione con Capitalia, si celebrava la bravura dell’allora CEO Alessandro Profumo, nell’aver costruito il primo gruppo bancario d’Italia, con un valore di 100 miliardi di euro. Sono passati 9 anni e due crisi, la recessione del 2008-2009 e la crisi dei debiti sovrani del periodo 2010-2012, e Unicredit vale circa 11 miliardi di euro alla chiusura di venerdi’ 5 agosto 2016, circa un decimo rispetto al 2007.

Unicredit

Solo sfortuna? Purtroppo no, anche molteplici errori manageriali. Ora è arrivato il momento di Jean Pierre Mustier, nuovo amministratore delegato, chiamato a risolvere le grane ereditate da Profumo e Ghizzoni.

Mustier sembra avere le idee chiare.  Ha già chiarito che dovrà procedere ad un nuovo aumento di capitale per fare fronte alla debolezza della posizione patrimoniale della banca e a cessioni di quote di asset ritenuti non più strategici, ma soprattutto ad una profonda revisione strategica del piano industriale che verrà comunicato alla comunità finanziaria prima della fine dell’anno.

Infatti Unicredit, https://www.unicredit.it/, non ha brillato particolarmente negli stress test promossi dalla BCE la scorsa settimana, lamentando carenze patrimoniale nella simulazione dello scenario peggiore.

Le banche italiane sono quasi tutte nell’occhio del ciclone della speculazione finanziaria per il gravissimo fardello dei crediti inesigibili che ne gravano i bilanci. E’ chiaro che non potendo più colpire i titoli di stato, protetti dalle misure della BCE, la speculazione scarica il cosiddetto rischio paese sull’anello debole bancario oberato da 360 miliardi di sofferenze creditizie.

Unicredit scambia a valori di saldo, 0,25 il valore del patrimonio tangibile e sconta quasi il fallimento. Per un investitore value di lungo termine è la preda perfetta?

Se Jean Pierrre Mustier si rivelerà un nuovo Sergio Marchionne forse si, ma non certo nel breve periodo. Infatti sembra che per il momento le banche italiane siano più delle trappole di valore. Hanno valore ma prima devono essere risolti i nodi strutturali del sistema e il referendum di novembre sulle riforme costituzionali non deve naufragare. Sennò rischiano di diventare ancora più convenienti, ma a quel punto per l’Italia sarebbero guai davvero seri!

Articolo di Andrea Vedovati

Unicredit: inizia la nuova era di Jean Pierre Mustier? ultima modifica: 2016-08-10T18:48:58+02:00 da Antonietta Di Vizia