Diane Shuur e l’orchestra di Gerardo Di Lella incantano il teatro Olimpico

Diana Shuur e Gerardo Di Lella- Foto Sirolesi

Il teatro Olimpico il 26 febbraio ha suonato jazz con Diane Shuur e l’orchestra di Gerardo Di Lella. 

Tour italiano per la cantante e pianista Diane Shuur, http://(www.dianeschuur.com), originaria di Tacoma, capoluogo della contea di Pierce nello Stato di Washington, artista cieca dalla nascita a causa di una malattia vascolare della retina che si manifesta in neonati pretermine, ma dotata di “orecchio assoluto” ovvero la capacità di intonare esattamente una nota senza averla sentita, attitudine che ritroviamo anche in Frank Sinatra e Barbra Straisand. Ben tre sono state le date italiane, a Catania il 22 febbraio , il 23 a Palermo e il 26 a Roma al Teatro Olimpico. L’artista ha scelto di essere accompagnata dall’orchestra jazz composta da 14 musicisti (4 sassofoni, 4 trombe, 2 tromboni, piano, chitarra, contrabasso e batteria) e diretta del maestro campano Gerardo Di Lella, http://(www.gerardodilella.it).

Gabriella Sassone e Diane Shuur

I due artisti si incontrarono per la prima volta, nel 2012 in occasione della realizzazione del Cd di Di Lella“ Napoli& Jazz”, ben 10 brani tra composizioni e arrangiamenti ideati dallo stesso direttore d’orchestra, come i classici della musica napoletana “Torna a Surriento” e “ Finiculì Finiculà”, il tango capolavoro di Astor Piazzolla “ Michelangelo 70” e “What are you doing the rest of your life”, colonna sonora di “The Happy Ending” (1969), film diretto da Richard Brooks. Il testo del brano fu scritto da Alan Bergman e Marilyn Bergman e la musica da Michel Legrand (http://michellegrandofficial.com). Fu candidato al premio Oscar nel 1970. Nel 1973,  durante il 15th Annual Grammy Awards, ottenne il riconoscimento “ Best Arrangement Accompanying Vocalist(s) Michel Legrand (arranger),  “What Are You Doing the Rest of Your Life” performed by Sarah Vaughan. Di Lella per questo suo disco, ha voluto appositamente rielaborare in chiave jazz la colonna sonora proponendo alla Shuur di cantarla, l’artista statunitense entusiasta accettò. Il brano ebbe tanto successo, inoltre ottenne consensi ed elogi anche dallo stesso Legrand.

Per la tappa romana, la Diane Shuur ha scelto di iniziare il concerto suonando lei stessa il piano,per poi esibirsi solo nel canto, proponendo celebri brani come “I just found about love”, “Besame mucho”, “Louisiana Sunday afternoon”, “Easy to love” e la celeberrima “Deedle’s Blues per poi continuare con “Speak low”, “Our love is here to stay”, “Smile”, “Giorgia on my mind”. Tantissimi applausi da parte del numerosissimo pubblico accorso ad ascoltare la regina del Jazz che sul palco ha detto: “Amo lavorare col mio Gerry”, come di solito chiama Di Lella.

Nelle prime file del Teatro Olimpico il 26 febbraio,  Giancarlo Abete, Cesare e Antonella Romiti, il giudice Simonetta Matone, Mauro Masi, il cantautore Toni Malco, il notaio Giovanni Pocaterra. Un concerto emozionante e suggestivo per l’originalità dovuta alle capacità interpretative uniche di Diane Schuur e alla indiscussa professionalità di Gerardo Di Lella.

Articolo di Federica Pansadoro

 

Diane Shuur e l’orchestra di Gerardo Di Lella incantano il teatro Olimpico ultima modifica: 2017-03-06T16:57:50+01:00 da Antonietta Di Vizia