L’ OPEC ESTENDERA’ ANCORA IL TAGLIO DELLA PRODUZIONE DI PETROLIO?
Difficile dirlo. L’Arabia Saudita tenta di convincere la Russia a prolungare i tagli alla produzione di petrolio per farne salire ulteriormente le quotazioni, ma non è facile.
Si dice che l’Arabia Saudita sia per il petrolio ciò che la Fed è per le obbligazioni USA. C’è del vero ma negli ultimi hanno l’influenza Saudita è diminuita. Una cosa è certa il petrolio è passato di 30 USD al barile di 2 anni fa a 58, quindi le politiche dei paesi Opec e non Opec stanno dando i loro frutti.
Un certo aiuto proviene anche dalla ripresa dell’economia globale mai cosi’ omogenea e sincrona come in questo momento. Una cosa è certa se non ci sara’ accordo dei paesi dell’ Opec il 30 Novembre a Vienna le quotazione del petrolio potrebbero fluttuare molto. Ormai è chiaro a tutti gli esperti che gli anni del petrolio sopra i 100 usd sono finiti forse per sempre.
L’avanzata dello shale oil USA e le nuove tecnologie verdi ne limitano l’ascesa. Nonostante questo il settore rimane strategico e pesa ancora molto sugli indici azionari di tutto il mondo. Pertanto non ci resta che aspettare le decisioni di Arabia e Russia. Il mercato del petrolio è comunque molto più difficile da maneggiare per gli investitori, specie per quelli di lungo periodo, a tutto vantaggio degli speculatori di breve periodo.
Buon trading a tutti!
analisi di Andrea Vedovati
