
La foto del giorno di venerdì 11 aprile 2025 dal titolo “Dietro la Porta” è di Davide Molina, commento di Fabiana Cambiaso. Rubrica a cura di Alessandro Lisci. Invia la tua foto del giorno al whats app 3316379346 o alla mail alessandrolisci@yahoo.it.
Il commento
Le porte: materializzazione fisica dei confini, degli ambiti, delle divisioni, delle controversie, fondamento dell’identità e della riconoscibilità. Scansione degli ambienti, consentono o negano l’accesso. Strumenti di controllo fisico e sociale agiscono sullo spazio dei luoghi che abitiamo. Alleate silenziose – o nemiche ineffabili – della vita quotidiana, le porte tendono a sparire dalla nostra vista, a rendersi invisibili.
Ma cosa ci raccontano le porte e come ci condizionano nella vita di tutti i giorni?
La porta di una gated community della Modernità liquida è un accesso di frontiera: il passaggio, l’attraversamento della soglia è consentito solo a chi è ri-conoscibile e identificabile.
La porta è limite netto: il dentro e il fuori sono diversi e tali devono essere affinché la porta abbia senso. Le gated community si richiudono all’interno di un ambito, non solo per proteggersi ma per riconoscersi in modalità esclusiva. Gruppi graditi o sgraditi, interni o esterni, in o out, vengono inclusi/esclusi dall’ambito nel quale si decidono relazioni sociali. Differenze tra luoghi, differenze culturali, differenze sacrali, portatori di alterità vivono uno spazio che è diverso per la natura di coloro che lo abitano.
E più una porta è materialmente “pesante”, più forte è il loro messaggio.
Le porte che si aprono all’inizio dei giubilei, si spalancano non senza sforzo, in quanto faticoso è il loro attraversamento che conduce alla santificazione. Ma nelle porte automaticamente scorrevoli il nostro corpo non avrà nessuna relazione fisica diretta con il dispositivo di accesso.
La porta si smaterializza, perde peso: non è essa a essere importante, anzi, col suo rendersi evanescente, col suo farsi da parte, deve far sì che il passaggio sia fluido, quasi immediato e privo di interrogativi. Vieni, ti riconosco, entra.
© 2025 Fabiana Cambiaso

Fabiana Cambiaso nota bio
Fabiana Cambiaso (Roma), architetto e ingegnere civile formatosi all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, consegue con lode i Master di II Livello in Architettura sostenibile, Urbam Management e Project Management, frequenta il Dottorato di Ricerca in Progettazione Ambientale, si specializza in Italia e all’estero sulle evoluzioni e trasformazioni dell’habitat urbano, dalla sostenibilità tecnica a quella economico sociale. Autrice di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali, collabora con Maggioli Editore e Edizioni Accademiche per i quali scrive due testi, acquisisce esperienza nelle opere pubbliche al Dipartimento Infrastrutture di Roma Capitale ed è consulente tecnico nello staff dell’Assessore Andrea Tobia Zevi nell’ambito della gestione del patrimonio architettonico urbano e delle politiche abitative.
Editing fotografico a cura di Alessandro Lisci – Target Lab Ets
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