“La foto del giorno” di lunedì 5 maggio 2025 dal titolo “Tra zolfo e sale” è di Vincenzo Tedesco, commento di Michele Brescia. Rubrica a cura di Alessandro Lisci. Invia la tua foto del giorno al whats app 3316379346 o alla mail alessandrolisci@yahoo.it.
Il commento
“La Sicilianitudine”: potrebbe essere questo un titolo adatto a definire questo scatto.
Una fotografia che racchiude, nei suoi singoli dettagli, la quintessenza della cultura isolana.
Partiamo dalla vistosa insegna visibile in alto a sinistra, sul muro sbrecciato, palinsesto di vissuti popolari: la località indicata, Racalmuto, rinvia alla vita e all’opera di Leonardo Sciascia che proprio nel piccolo centro siculo visse quarant’anni, dall’infanzia fino al suo trasferimento a Caltanissetta; per non parlare delle due qualifiche, Salinai e Zolfatai, che rappresentano un collegamento ipertestuale immediato con i temi del lavoro e della sofferenza, centrali nel verghiano “ciclo dei vinti”, solo per citare uno dei riferimenti più noti della letteratura meridionalista.
Sotto l’insegna, l’intarsio rombico di maioliche dipinte echeggia una delle tante matrici delle (diverse) influenze culturali subite nel corso dei secoli dalla mitica Trinacria.
Ma è il dialogo fra i due pensionati in primo piano a ricondurci alla celebre “Conversazione in Sicilia”, il romanzo-manifesto dell’impegno etico e civile di Elio Vittorini.
Una immagine, nella quale il tempo sembra essersi fermato.
Uno scorcio, in definitiva, capace, con il suo bianco e nero, di farci gustare il piacere del confronto, di imporci la riscoperta del racconto orale, in un’epoca, quella moderna dominata dal digitale, che sembra davvero averlo dimenticato.
© 2025 Michele Brescia
Michele Brescia nota bio
Michele Brescia (Foggia, 1987), formatosi come storico dell’arte all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, dottore di Ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di RomaTre, professore di Storia dell’Arte in alcuni licei romani, si occupa dello studio dei linguaggi scaturiti dalla ricerca condotta dalle neoavanguardie del Secondo Novecento, ed in particolar modo delle esperienze verbovisuali. Collaboratore della rivista «Art e Dossier», autore di saggi sul razionalismo italiano degli anni Trenta, ha curato la sezione di arte contemporanea del catalogo permanente della Fondazione Roma.
Editing fotografico a cura di Alessandro Lisci – Target Lab Ets
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