Racconti Brevi
Nuovo appuntamento con la rubrica “Racconti Brevi” che Target Lab Ets dedica ai racconti fotografici, con un nuovo racconto breve di Giuliano Bertazzoni dedicato alla sacralità di un luogo speciale dedicato ai defunti, al silenzio e all’oblio che evoca, alle emozioni cui sa condurre.
Attraverso il suo racconto, il fotografo invita il pubblico a riflettere su come le esperienze personali e collettive plasmino la nostra percezione del mondo.
Seguite “Racconti Brevi” evolverà nel tempo, portando alla luce le storie straordinarie che si nascondono dietro ogni scatto fotografico. Restate sintonizzati per ulteriori articoli, interviste e approfondimenti che alimenteranno il discussione sulla fotografia e sulla narrazione visiva.
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Dove il tempo si è fermato
Vicino a Poggio Moiano, dopo 10 minuti di cammino nella boscaglia oltre il Monastero buddista di Santacittarama, abbiamo scoperto un luogo particolare, ricco di emozioni, un luogo che ci ha lasciato senza parole.
Un antico cimitero, abbandonato, un luogo dove il tempo si è fermato, dove il corpo è tornato polvere, dove l’abbandono da parte dell’uomo ha consentito lo straripante potere della natura: l’acqua piovana ha corroso e distrutto, le piante hanno occupato tutti gli spazi che potevano occupare.
Qui domina il silenzio e l’oblio. Quelle lapidi, peraltro divelte, riportano ad oggi il ricordo di persone che hanno goduto di una flebile vita e di cui rimane ora solo una scritta che si perde nel tempo, una frase di rimpianto, d’amore. E’ l’omaggio di figli, genitori, parenti che li ricordavano … cento anni fa.
“Rapito agli affetti della desolata sposa…. Qui dorme il sonno dei giusti” (1920),
“Nato il 21 febbraio 1811, spirato nel bacio del signore il 25 giugno 1898”,
“All’alba della vita la mente ed il cuore… da inesorabile morbo rapito e vinto… qui dorme l’eterno sonno strappato all’affetto…”,
“Vezzoso fanciullo di anni 5 all’affetto dei cari crudamente strappato il 9 febbraio 1923. I genitori dolenti”.
E scavalcando arbusti e tronchi, arrampicandoci su rovine cadenti scopriamo questi cunicoli ormai vuoti, queste lapidi divelte e nel silenzio del luogo, nella sua pace, nell’emozione del momento ci viene da pensare che siamo polvere e polvere ritorneremo.
E allora tornano le parole sentite nel Monastero vicino: “in questo nostro mondo non c’è niente per cui stare in ansia”. Ma sappiamo che è un momento: poi ci ritufferemo nelle inquietudini della vita!
© 2025 Giuliano Bertazzoni– Target Lab Ets
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Giuliano Bertazzoni nota bio
Laureato in Medicina e Chirurgia alla Sapienza di Roma nel 1975, ha prestato servizio come Direttore della Unità Operativa Complessa di Medicina d’Urgenza del Policlinico Umberto 1° di Roma dal 1991 al 2021.
Una volta in quiescenza ha appeso al chiodo il fonendoscopio portato per 50 anni circa e ha indossato la tracolla della Nikon: così è esplosa la passione per la fotografia, passione sempre avuta e poco praticata nel corso della vita professionale.
La comunità del Policlinico è stata sostituita dalla comunità dei fotografi; i congressi, le lezioni, le esercitazioni, i meeting sono stati sostituiti dai corsi di fotografia, workshop, mostre e concorsi (fotografici).
Due sentimenti sono rimasti in comune tra il lavoro di ieri e l’hobby di oggi: la passione e l’emozione. Da Aprile 2025 è iscritto a Target Lab Ets – Laboratorio Sperimentale di Fotografia e Comunicazione.
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Editing fotografico a cura di Alessandro Lisci – Target Lab Ets
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