“Roma per Gaza scende in piazza il 22 settembre” a cura di Alessandro Lisci – Target Lab Ets

Richiesta inserimento in newsletter e vostri commenti o proposte di collaborazione scrivendo a target.lsfc@gmail.com   

  infoline +39 3316379346

Due anni di mobilitazione cittadina e nazionale, una mobilitazione nata e cresciuta dal basso, ha decretato il successo, con una grande e sentita partecipazione in tutta Italia, dello sciopero generale di oggi lunedì 22 settembre indetto per Gaza.

La società civile, tantissimi i giovani, chi non aveva mai manifestato in vita propria di fronte alla ferocia e la barbarie con cui Israele si accanisce contro il popolo palestinee, è scesa in piazza a manifestare il proprio dissenso per quanto di disumano sta accadendo a Gaza esprimendo la propria solidarietà con la popolazione palestinese della Striscia di Gaza e denunciare il “genocidio in corso” nella Striscia di Gaza; sostenere la missione della Global Sumud Flotilla; fermare ogni accordo anche commerciale con Israele, comprese le relazioni militari, chiedendo la sospensione della fornitura di armi a Israele.

Solo a Roma si stima una partecipazione di almeno 100.000 persone, confluite in mini cortei da più parti della città, nel presidio di piazza Dei Cinquecento che inevitabilmente è divenuto un corteo snodatesi per l’Esquilino e giunto fino alla tangenziale Est, che è stata bloccata dai manifestanti.

Ma un numero altissimo di manifestanti non è riuscito a partecipare alla manifestazione in quanto bloccati nel traffico ed impossibilitati a trovare un parcheggio. Cosi anche nel resto d’Italia la paralisi che lo sciopero ha creato ha fatto si che pulmanns e treni organizzati per confluire nelle varie città capuoluogo di provincia, fossero impossibilitati a giungere nei luoghi di concentramento.

Sempre a Roma in piazza tantissimi giovani e i bambini, lavoratori, gente comune che ha preso posizione contro quanto sta accadendo a Gaza contribuendo, come in altre nazioni, a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale, generando una pressione senza precedenti sulla comunità internazionale, sensibile al consenso politico, che sta iniziando a dare i suoi frutti con il riconoscimento dello Stato Palestinese da parte della Francia, Gran Bretagna e Canada, aggiuntesi alla Russia e alla Cina; la rottura di diverse patnerchip industriali con lo stato di Israele. Da ultimo ricordiamo il Comune di Roma che approvato la sospensione degli accordi tra Acea e Mekorot, la compagnia idrica israeliana accusata da Amnesty International di violazioni sistematiche del diritto internazionale e delle risoluzioni ONU.

Alessandro Lisci – Target Lab Ets

“Ho notato come la manifestazione di oggi per Gaza abbia unito diverse generazioni attraverso la voglia di far riconoscere l’umanità al popolo palestinese, bloccando una grossa parte dei romani: tastiere ferme, banchi e cattedre semivuote,treni ad intermittenza. Ci siamo fermati a pensare per e con l’Altro.

Il raggiungimento della pace o di una trattativa comune ha tolto per poche ore l’egoismo e l’avidità dei romani e degli italiani. Dobbiamo portare i principi della manifestazione nella nostra vita: più empatia nel nostro sangue.
Ricordiamoci che noi possiamo sempre essere l’altro nelle guerre e lo siamo stati.”

Cristina Calisti – Target Lab Ets