
Be_sign: lasciare il segno, incidere, quello che ha fatto Sabrina Persechino, architetto e designer con la collezione autunno-inverno 2019-2020, in passerella venerdi 5 luglio al Prati Bus District.
La collezione Be_sign è stata pensata come un tributo al Bauhaus, scuola di architettura, arte e design, è ha tratto ispirazione dall’ osservazione delle architetture razionaliste e degli oggetti di design, delle opere di Walter Gropius, oltre che delle pitture del secondo ventennio del 900 e il Sigillo del Bauhaus statale di Oskar Schlemmer, trasferendo sui tessuti e sui modelli veri e propri segni, spesso perpendicolari a mo’ di cardo e decumano, talvolta curvi, archi di cerchio che solcano i tessuti. Incisioni e tagli sapientemente misurati e in perfetto equilibrio architettonico hanno segnano la silhouette delle mannequin dando vita a una collezione sobria e rigorosa, di forte impronta architettonica.
Sabrina Persechino apparentemente razionalista nelle forme che segnano i capispalla e gli abiti da sera, be_sign addolcisce le linee nella sinuosità dei tubini e nella morbidezza dei jersey in cachemire. Ad esaltare il funzionalismo, elemento cardine del movimento moderno, l’indossabilità dei capi. Per questo le fibre naturali, abbinate a elementi tecnologici come l’acciaio e il plexiglass, purché rispondenti a requisiti di leggerezza, trasparenza, bellezza del design e totale razionalità, riservano un ruolo importante alla vestibilità degli abiti, da cui i capi in jersey.
Incisiva anche nei contrasti di colore: giallo e magenta, nude, verde e oro, rosso e immancabile il nero.
Avanguardista, come fu la scuola del Bauhaus, be_sign abbina sete, cachemire e pelli la cui caratterizzazione, attraverso la sperimentazione della laseratura dei tessuti e l’incisione delle pelli dà vita ad outfit rigorosamente lineari e geometrici, ma di estrema eleganza e sensualità, tra cui immancabili i capispalla e le tute, oltre che abiti da cocktail e da grande soirée.