In questo periodo delicato e difficile a causa del Covid-19, il dr. Giacomo de Feo di “Go On Communication”, ci fa chiarezza sulla situazione economica sia in Italia che nel mondo.
“Attualmente, un po’ paura è sana, purché non si trasformi nel peggior nemico di un investitore: il panico.
Un investitore italiano corre forti rischi di cedere al panico. Vede una tempesta perfetta composta da una serie di perturbazioni dirompenti:
- A livello globale
- Si è bloccata prima la produzione della Cina, fabbrica del mondo, poi quella di tutti gli atri paesi con effetti interni e globali a catena
- Si bloccata la possibilità dei consumatori di raggiungere i luoghi fisici dove comprare o usare beni e servizi
- Improvvisamente centinaia di milioni di consumatori si sono trovati sprovvisti di denaro per comprare
- I mercati finanziari hanno registrato crolli violenti ed improvvisi, seguiti da recuperi altrettanto repentini nel momento in cui governi e banche centrali hanno inondato il mondo di liquidità
- A livello nazionale abbiamo gli stessi eventi traumatici globali con le nostre peculiari aggravanti
- Il nostro governo è unico al mondo nel decretare il blocco totale delle attività economiche tranne quelle essenziali;
- Il nostro governo non ha ancora una via d’uscita dal blocco;
- Le nostre aziende non hanno ricevuto aiuti a fondo perduto, ma solo opportunità d’indebitarsi;
- Il nostro debito pubblico è diventato impossibile da gestire ricorrendo al mercato e totalmente dipendente dagli acquisti della BCE;
- A causa del blocco dei licenziamenti fino a maggio, è impossibile conoscere il numero reale dei posti di lavoro perduti dall’ Italia;
- Siamo gli unici al mondo a contemplare la possibilità di una nuova tassa.
La prima cosa che si può notare dal grafico delle borse nell’ ultimo mese, è che fino ad oggi la nostra borsa (azzurra) si è mossa più o meno come Francia in Blu, Germania in rosso, e Dow Jones in verde. Completamente diverso il comportamento dell’indice delle società tecnologiche Nasdaq, perché siamo tutti a online da casa.
La borsa italiana si è mossa come le altre, anche se al rischio di crollo dell’economia privata noi aggiungiamo il rischio di un default più o meno controllato.
Dobbiamo valutare anche i nostri rischi personali conseguenti al rischio paese. Se la nostra economia partirà più tardi e peggio delle altre, la situazione economica personale di ciascuno di noi ne risentirebbe. In caso di interventi di MES, Troike o salvatori vari, le condizioni sarebbero onerose anche per dipendenti pubblici e pensionati.
Per cogliere le opportunità del rimbalzo in atto, proteggersi dal rischio paese, ed attutire i rischi economici personali, la scelta più logica è guardare ai mercati finanziari di Germania e USA”
