Dal 1920 ad oggi: la sala cinematografica Greenwich è la memoria storica del quartiere Testaccio
C’era una volta, circa un secolo fa, una sala parrocchiale come tante altre situata nel quartiere Testaccio che apparteneva all’ordine dei Salesiani e non si chiamava ancora Greenwich, ma semplicemente una delle sale parrocchiali adiacenti all’oratorio che fungeva da cinematografo e che serviva ai preti per attirare alla messa domenicale i giovani attratti dalla promessa del biglietto gratuito di qualche film avventuroso e di fare qualche conoscenza femminile.
Con il passare degli anni divenne il cinema di quartiere il punto di riferimento culturale della Roma post bellica con le sue sedie di legno e dove cera ancora consentito fumare: era ed e il Greenwich nel popolare quartiere romano di Testaccio.
Nel corso degli anni non ha ceduto ne’ alle mode ne’ alle lusinghe del mercato che ne voleva fare un multisala mantenendo intatta la sua identita’. Si tratta di un cinema di capienza media con 400 posti a sedere da pochi anni suddiviso in tre piccole sale La realta’ odierna con l’avvento delle paytv ed icanali temati i ha notebolmente ridotto le presenze degli spettatori che tuttavia nin sembrano disdegnare il grande schermo con un afflusso medio nei giorni settimanali e piu’ copioso nei weekend. Cinema Greenwich e’ orgogliosa identita’ e’ ben riconoscibile: mantenendo una sua identita’ fatta di scelte precise produzioni di nicchia di cinema internazionale. Uno italiano uno europeo uno extraeuropeo si avvicendano sempre nel nutrito cartellone appartenente al circuito.
Un plauso alla iniziativa di questa settimana che terminera’ domenica 15 luglio si chiama Cinemadays e sta vedendo un notevole afflusso pomeridiano e soprattutto serale di romani si intitola CineRoma e mira ad avvicinare ad un prezzo poco più che simbolico di 3 euro un cartellone per quanti hanno perso molte delle prime visioni invernali.