Presentato ieri, martedì 9 ottobre 2018, presso la libreria Testaccio di Roma, il romanzo “Sei mia. Un amore violento” di Eleonora de Nardis per Bordeaux edizioni.
Il romanzo racconta, sotto forma di diario, la storia di Elisabetta, vittima silenziosa di un rapporto malato con un uomo ogni giorno più violento. Un libro che può aiutare tutti noi a capire le ragioni che così spesso portano le donne ad aspettare anni e anni prima di denunciare, rimanendo prigioniere della loro casa.
La presentazione ha scatenato un acceso dibattito tra il pubblico e i relatori, tra i quali Matilde D’Errico, ideatrice, autrice e conduttrice di Amore Criminale e Sopravvissute (Rai Tre), Flaminia Bolzan, psicologa e criminologa, Maurizio Quilici, giornalista e presidente ISP, Alessandra Sannella, sociologa. Introduce e modera la giornalista Chiara Organtini.
Le letture di brani tratti dal testo sono affidate all’attrice Silvia Gallerano.
“Eleonora come donna e come madre scrivere questo libro cosa ha significato?”:
“Sono da sempre convinta che la cura di sé, intesa come riscatto di uno spazio personale entro cui comprendere e ricomporre i costrutti della propria identità, sia un’emergenza – e un’esigenza- che nasce sovente dalla volontà di riappropriarsi di una propria identità. Solo attraverso la narrazione del sé è possibile riprendere in mano i fili della propria esistenza, raccoglierne i frantumi e cercare di reinserirli in una cornice di senso compiuto per ritrovare se stessi.
Il particolare valore insito nella scrittura del sé risiede proprio in questo: in quel processo di ricerca, di scavo interiore, che non si basa sul puro ri-esperire ma è un rivivere, un riscoprire e un re-interpretare, eventi e azioni del passato, relazioni e affetti per rintracciare, riannodandole, le coordinate storiche ed emotive del percorso esistenziale di ciascuno, in qualsiasi età della vita.
Era mio desiderio cercare di aiutare chi ha vissuto un dramma che lo ha annientato, fino a fargli credere che tutto fosse perduto. E non avevo altro mezzo a mia disposizione se non la parola e la scrittura. Per questo spero che questo romanzo lo leggano in tanti, anche coloro che si trovano ad affrontare altro genere di sofferenza. Quando il dolore è totalizzante, diventa subdolo, cinico. Ci porta a un investimento esclusivo di tutte le nostre energie, risucchiandole. E invece si può scegliere di investire in qualcos’altro, si possono rendere le nostre passioni (per la protagonista di “Sei mia” l’arte, la letteratura, l’amore per i figli) il nostro vero rifugio, la nostra strategia di ritorno alla vita. Poi, volevo focalizzare l’ attenzione sul mistero del femminile: risorse, egoismi, solidarietà e una forza incredibile nel rialzarsi che ha sempre del miracoloso.”
Alessandro Lisci
Sinossi: Elisabetta ha due figli e si è appena separata dal marito quando incontra Massimo. Tra loro nasce un amore sincero e appassionato che a poco a poco si trasforma in qualcos’altro, in un rapporto verticale a senso unico, in una silenziosa e feroce gerarchia, prima tra oppresso e oppressore e poi tra vittima e carnefice. Fino a un epilogo senza ritorno.
Un romanzo in forma di diario ispirato a fatti realmente accaduti, un grido di libertà per ogni donna, un inno alla vita e all’importanza di appartenere prima di tutto a se stessi.
L’autrice: Eleonora de Nardis (Roma 1976) è sociologa, giornalista professionista e madre di tre figli. Ha lavorato in tv come redattrice, inviata, autrice e conduttrice di programmi di infotainment. È autrice di saggi e inchieste. Questo è il suo primo romanzo.