“La Rete che vorrei”a cura di Ruben Razzante, un nuovo testo edito da Franco Angeli

15 TESTIMONIANZE PER CAPIRE COME PANDEMIA E LOCKDOWN HANNO TRASFORMATO LA RETE E, COSA, CITTADINI E IMPRESE SI ASPETTANO ORA DAL WEB.

“La Rete che vorrei” a cura di Ruben Razzante, edizioni Franco Angeli

La pandemia ha inciso profondamente sulle dinamiche del mondo della Rete. Tante trasformazioni, accelerate dal lockdown, verranno studiate nei prossimi anni, anche al fine di governare al meglio i fenomeni mediatici e di affinare le professionalità che popolano l’ecosistema digitale in funzione delle nuove tendenze di mercato.
Gli attori istituzionali, i soggetti imprenditoriali, i lavoratori di tutti i settori, hanno dovuto declinare, nell’ambiente virtuale, i tradizionali paradigmi delle loro attività e azioni, sperimentando equilibri innovativi tra libertà e responsabilità e inaugurando una nuova ecologia della conoscenza e delle relazioni fondata sulla generatività, sulla costruttività e su una diversa operatività.
Il volume intende offrire uno spaccato dei cambiamenti epocali che coinvolgono il web e i suoi molteplici utilizzi, attraverso il contributo autorevole di chi vive quotidianamente, a vari livelli e con differenti approcci, tali evoluzioni e prova a incanalarne gli effetti nel solco virtuoso della costruzione di una società migliore e inclusiva e di una economia più equa e solidale.
Una linea sottile connette tutti i singoli contributi ospitati nel presente volume ed è quella della metamorfosi irreversibile delle dinamiche di sviluppo di individui, imprese, pubbliche amministrazioni e collettività organizzate, alla luce della “webcrazia” che si sta sempre più affermando come cifra identitaria del nostro tempo.
Le testimonianze provengono da osservatori privilegiati: i colossi della Rete (Alibaba, Amazon, Facebook, Google), le Tv (RAI e Sky), le istituzioni (Dipartimento Innovazione, Tribunale per i minorenni di Milano, Corte di Giustizia Europea), il mondo produttivo (Confindustria e banche), i centri di ricerca (Censis e Istat).
Le ha raccolte Ruben Razzante che, come studioso e docente di Diritto dell’informazione, ha aggiunto un suo corposo contributo da osservatore privilegiato del fenomeno fake news.
In piena pandemia social, store online, motori di ricerca hanno garantito servizi essenziali o diritti diventando più “umani” ma anche più potenti, le Tv hanno acquistato nuova centralità, le imprese, la pubblica amministrazione, i cittadini hanno allargato la loro dimensione digitale in modo impensabile. Si sono create nuove opportunità ma anche nuovi divari; c’è stata una overdose tecnologica che ha spazzato
via vecchie consuetudini ma anche aperto la strada ad abusi e/o dipendenze. La disinformazione galoppa.
Come trovare un nuovo equilibrio?

Scritti di: C. Avenia (Confindustria Digitale), G.C. Blangiardo (Istat), C. Cascone (Tribunale per i minorenni di Milano), D. Chieffi (Dipartimento Innovazione, Presidenza del Consiglio), G. De Rita (Censis), D. Dougherty (Alibaba Group), M. Foa (RAI), C. Giorgi (Amazon Italia), M. Ibarra (Sky Italia), S. Lucchini (Intesa Sanpaolo), M. Marseglia (Amazon Italia), A. Mazzetti (Facebook), S. Panseri (Google), G. Pitruzzella (Corte di Giustizia U.E.), R. Razzante.

Ruben Razzante è Docente di Diritto della comunicazione per le imprese e i media, di Diritto europeo dell’informazione e di Diritto  dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si è laureato in giurisprudenza e in scienze politiche. È Docente di Diritto dell’informazione al Master in giornalismo dell’Università Lumsa di Roma. Insegna ai corsi di formazione promossi dall’Ordine
dei giornalisti. È stato nominato esperto dell’“Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al Covid-19 sul web e sui social network”, istituita dal Sottosegretario di Stato con delega all’Informazione e all’Editoria. È membro dell’Advisory Board di Assolombar da per la responsabilità sociale delle imprese. Ha fondato il portale www.dirittodellinformazione.it, che pubblica quotidianamente contributi di studiosi sui temi della qualità dell’informazione e della tutela dei diritti in Rete. Ha dato alle stampe: Giornalismo e comunicazione pubblica (FrancoAngeli 2000), giunto alla seconda edizione; Informazione: istruzioni per l’uso. Notizie, Rete
e tutela della persona (Cedam 2014) e Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione (Cedam 2019), giunto alla ottava edizione. Ha curato la pubblicazione del volume L’informazione che vorrei. La Rete, le sfide attuali, le priorità future (FrancoAngeli 2018).

Prof. Ruben Razzante
“La Rete che vorrei”a cura di Ruben Razzante, un nuovo testo edito da Franco Angeli ultima modifica: 2020-12-06T20:22:34+01:00 da Federica Pansadoro