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Re-coding, Quayola a Palazzo Cipolla
Pur giovanissimo Davide Quayola classe 1982, nato a Roma ma londinese di adozione, è sicuramente uno tra i più interessanti esponenti della media-art a livello internazionale avendo già esposto con notevole successo le sue opere a Londra, Bruxselles, Tokyo, Shangai, Pechino, Barcellona e San Paolo.
La mostra monografica Re-coding di Palazzo Cipolla, inaugurata il 29 Settembre 2021 raccoglie praticamente tutte le sue realizzazioni più significative e sarà visitabile a Roma fino al 30 Gennaio 2022.
Descrivere la media-art di Quayola non è facilissimo poiché si tratta essenzialmente di soluzioni visive sperimentali, anche multidimensionali, realizzate con tecnologie digitali avanzate e sistemi robotici istruiti attraverso modelli di intelligenza artificiale.
In sostanza le opere di Quayola si sviluppano su tre aree tematiche: Iconografia classica, quindi ad esempio opere dell’arte classica rinascimentale scomposte e riorganizzata secondo canoni estetici apparentemente casuali ma presentati appunto in maniera astratta attraverso algoritmi digitali. La seconda area tematica riguarda la scultura di opere incompiute realizzate su vari materiali da sistemi robotizzati, software generativo e stampanti 3D che interpretano di base idee visive umani.. La terza area riguarda la trasformazione di immagini tradizionali secondo criteri policromatici in rapida evoluzione in grado di offrire prospettive artistiche continuamente diverse.
Ovviamente la presentazione di queste opere, per lo più retro illuminate, richiede spazi e ambientazioni particolari con sale buie, luci e, ombre e note musicali realizzate in modo davvero efficace dai curatori della mostra.
MASSIMO SCAFATI / Target Lab Ets
Redazione e editing fotografico a cura di Alessandro Lisci – Target Lab Ets
