
Sabato 19 Marzo dalle ore 17.oo
nella sede della comunità Curda a Roma , ex Mattatoio , ingresso Largo Dino Frisullo
si svolgera la festa Newroz, sotto il grande cielo stellato del centro socio-culturale Ararat, accompagnando la grande festa con canti e balli curdi, stringendosi tutti e tutte intorno ad un grande fuoco.
Dalle ore 17.00 in concerto:
Kawa Urmiye
il Nano
Bandajorona
Sinevizyon
Libertà è una parola guida del nuovo libro di Zehra Dogan, “Avremo anche noi dei bei giorni”, che “raccoglie le lettere che la giovane giornalista e artista rivoluzionaria Zehra Dogan ha spedito durante i suoi 600 giorni di carcere, a Naz Oke, giornalista turca che a Parigi anima il centro di informazione Kedistan per la libertà d’espressione”. Zehra ricorda la detenzione di Sakine Cansiz e dell’immolazione di Mazlum Dogan, “incarcerato nella prigione di Diyarbakir nel 1979 in quanto membro del Pkk di cui era uno dei fondatori, Mazlum Dogan si è immolato in carcere all’età di ventiquattro anni il 21 marzo 1982, giorno di Newroz. Il suo suicidio provocò una massiccia ondata di scioperi della fame nelle prigioni”
“La galera di Ahmed, la galera di quelle e quelli che dicono: “Amavamo la vita al punto di morire per lei”. Muzzafer Ayata racconta che non sono usciti/ uscite dalle loro celle per anni e per tutto quel tempo non hanno visto il cielo. Questo cielo è dedicato a loro. È un pugno di cielo conquistato da quelle e quelli che, in prigione, ne possiedono una parte più piccola di un palmo, e la lasciano in eredità a coloro che verranno”. “Cercammo di capire quale obiettivo avesse in mente Mazlum con la sua azione. Lentamente ci rendemmo conto che aveva a che fare con il Newroz. Il suo messaggio era chiaro, era: resistenza è vita. Discutemmo di nuovo sul testo scritto da Mazlum: “la resa conduce al tradimento, la resistenza alla vittoria”.
“Sono tempi difficili , lo so”, scriveva heval Tekoser Orso, Lorenzo Orsetti: il suo messaggio era di non abbandonare mai la speranza. La speranza e la lotta per un mondo dove tutte le persone siano libere di vivere con dignità e pace la propria vita; un mondo basato sulla condivisione di esperienze diverse, nel rispetto reciproco, come teorizzato da Abdullah Ocalan, da 23 anni in isolamento in carcere, guardando dalla sua cella, dalla parte di cielo, sezione più piccola di un palmo di mano, pensando e dando origine, lasciando in eredità a coloro che verranno, un nuovo paradigma molto importante: ecologia, parità di genere, coesistenza pacifica tra tutte le religioni, lingue e culture. Partecipazione attiva, democrazia diretta.
Confederalismo democratico.
È con questi sentimenti che ci ritroveremo tutti e tutte a festeggiare, non dimenticando il dolore e le violenze subite, proseguendo la lotta per la vita libera, aspetteremo insieme il nuovo anno. Sotto un cielo che è lo stesso per tutte le persone, quel cielo, quel lago, quel sogno e quella lotta per la vita libera, per cui molte compagne e compagni hanno dato e continuano a dare la vita, in ogni parte del mondo.
Contro la modernità capitalista che produce disuguaglianze , alienazione e isolamento, ci fa sentire soli e sole, e prive di speranza, invitiamo tutti e tutte i nostri amici e amiche a unirsi al festeggiamento del Newroz, il 19 marzo, presso Ararat, centro socio-culturale curdo.
Newroz è la lieta novella della primavera
La natura indossa colorata e fiorisce sui visi sorridenti
Newroz è il fuoco della libertà di fabbro Kawa
Le torce passate da mano in mano
Le scintille in ogni città del Kurdistan.
Newroz è la solidarietà
Newroz è salire sulle colline e gridare la vittoria.
E’ camminare dalla tenebra alla luce
Baciare il futuro dagli occhi dei bambini
Newroz è far finire ogni oppressione dei tiranni
Newroz è oggi.
Il giorno del fabbro Kawa
Il giorno di falò.
Newroz è oggi
La fine della tirannia.
Newroz è le urla di felicità delle tutte vittorie
Newroz è intracciato in primavera
Newroz è indossare gli stessi vestiti con la primavera.
“Newroz è oggi” di Dogan Akcali in “Amore Mesopotamico”
Cantando canti di libertà, rinnovando la lotta per la vita libera, l’amore per l’umanità che anima i nostri cuori, auguriamo un nuovo inizio anno:
SARSALA PIROZ BE!