NO ALLE MAFIE SI ALLA LEGALITÀ
È tornata a Roma la XXIX Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Dopo le edizioni del 1996, che fu la prima di questa lunga serie, del 2005 e del 2021, l’Urbe ospita di nuovo questa manifestazione il cui slogan è rivolto proprio alla capitale “Roma città libera”; libera dalle mafie, dalla corruzione, dal malaffare e dalla criminalità che soffocano la metropoli capitolina.
In decine di migliaia si sono dati appuntamento, da tutta Italia, in questo 21 marzo 2024, per testimoniare non solo la memoria delle vittime ma anche l’impegno a rivendicare la cultura del diritto e lanciare un segnale concreto nel combattere le organizzazioni criminali; che a Roma nascono e proliferano sempre più in molti settori, divorando l’economia sana.
Innumerevoli le adesioni a questa importante manifestazione promossa dall’associazione Libera e da Avviso Pubblico, con il sostegno di Roma Capitale e il patrocinio della Rai. Tante le associazioni, i circoli, le organizzazioni sindacali, i comitati laici e cattolici che hanno partecipato, in particolare gli studenti degli istituti scolastici di tutta Italia. E sono stati proprio loro a caratterizzare questa giornata dietro striscioni, manifesti e semplici fogli formato A4 con su scritto una frase, un pensiero o una semplice parola da mostrare con orgoglio, per dire che questa cosa che chiamiamo mafia non la vogliono.
“In occasione della Giornata, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dialogato con ragazze e ragazzi del “Punto Luce delle Arti” di Ostia (RM), realizzato da Save the Children, che gli hanno posto domande e raccontato la propria storia. Il Presidente ha inoltre dichiarato: «Le Istituzioni sono chiamate a fare il loro dovere per contrastare, su ogni piano, le organizzazioni del crimine e l’azione dei cittadini e delle forze sociali è coessenziale per costruire e diffondere la cultura della legalità e della libertà. Le mafie sono una pesante zavorra per l’Italia, insinuate come sono in ogni attività illegale dei traffici criminali. La Giornata ci rammenta che la lotta alle mafie è compito e dovere di tutti coloro che amano la Repubblica e intendono renderne migliore il futuro».
Da Piazza Esquilino il corteo, partito alle 8:30 ha transitato per via Merulana, via Labicana, Via di San Gregorio fino ad arrivare al Circo Massimo, capiente contenitore di questo lunghissimo serpentone umano.
Ad attendere i manifestanti un enorme palco dove ha preso la parola per primo Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico (la rete di enti pubblici impegnati nella cultura della legalità) e tanti altri, come Giuseppe Conte, Ely Schlein, Rosy Bondi, Tano Grasso, che si sono avvicendati, prestando la loro voce, nella lettura dei nomi delle oltre 1.000 vittime innocenti delle mafie.
“Siamo 100.000” dice con enfasi la speaker dal palco prima di dare la parola, per l’intervento conclusivo, a Don Ciotti mentre, dal Circo Massimo, sale un’ovazione e un lungo applauso che saluta il fondatore di Libera.
© Claudio Polvanesi – Target Lab ETS
Laboratorio Sperimentale di Fotografia e Comunicazione fondato dal Fotoreporter Alessandro Lisci
