
Racconti Brevi
Terzo appuntamento con la nuova rubrica “Racconti Brevi” che Target Lab Ets dedica ai racconti fotografici, con il primo racconto breve di Giuliano Bertazzoni sulla realtà degli homeless.
Attraverso il suo racconto, il fotografo invita il pubblico a riflettere su come le esperienze personali e collettive plasmino la nostra percezione del mondo.
La rubrica vuole essere quindi dedicata alla ricerca personale dei singoli autori attraverso un processo di intermediazione del testo e delle foto supervisionati dal team di Target Lab Ets, Laboratorio Sperimentale di Fotografia e Comunicazione, ma anche rappresentare un momento di divulgazione e promozione della cultura fotografica. In questa ottica saranno affrontati diversi aspetti della narrazione fotografica attraverso articoli, interviste e monografie con gli opportuni collegamenti con le altre rubriche che Target Lab Ets gestisce su Romaoggi.eu.
Seguite “Racconti Brevi” evolverà nel tempo, portando alla luce le storie straordinarie che si nascondono dietro ogni scatto fotografico. Restate sintonizzati per ulteriori articoli, interviste e approfondimenti che alimenteranno il discussione sulla fotografia e sulla narrazione visiva

Gente di Roma
Come li chiamiamo? Clochard? Senzatetto? Barboni? Homeless? L’importante è che non sia un termine offensivo
Una foto scattata in una delle mie uscite all’alba nel maggio 2024. Ero al centro di Roma, vicino ad una delle piazze storiche della Città Eterna.
E’ una foto simbolo di tutte le persone che vivono per strada.
Una stima indicativa di un anno fa conta oltre 2.000 persone senza fissa dimora a Roma (e circa 30.000 in tutta Italia). La metà di queste ha la possibilità di utilizzare una struttura ove rifugiarsi per la notte (e si tratta dei più anziani). L’altra metà no.
Come li chiamiamo? Clochard? Senzatetto? Barboni? Homeless? L’importante è che non sia un termine offensivo: che ne sappiamo noi cosa li ha spinti a finire così. Cosa ha determinato questa situazione: una impresa finita male, una perdita di lavoro, una donna che se ne è andata, una famiglia che lo ha messo alla porta, una malattia, la mancanza di un supporto sociale, un disagio psichico. Ed il disagio psichico, se non è la causa, spesso subentra in queste condizioni di vita.
Ognuno ha la sua storia. E non la vuole raccontare o, forse, neanche la ricorda.
L’unico dato certo è quel cartone di vino accanto: serve a cancellare la memoria, serve a vedere la vita con occhi più magnanimi, nella indifferenza della città che passa. E con quel cartone si sente meno l’isolamento, la mancanza di un affetto, forse anche la mancanza di una solidarietà sociale. Costa poco, si trova facile è un rimedio efficace: porta oblio.
Sono uomini, prevalentemente; sono italiani, la metà; con un’età media di 45 anni. Pochi arrivano alla vecchiaia.
Siamo negli anni Venti del Duemila.
Si può fare qualcosa?
© 2025 Giuliano Bertazzoni – Target Lab Ets
Giuliano Bertazzoni Nota Bio
Giuliano Bertazzoni nasce a Milano nel 1950.
Editing fotografico a cura di Alessandro Lisci – Target Lab Ets





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