
“La foto del giorno” di mercoledì 26 maggio 2021 dal titolo “Conoscersi…“, ci è stata inviata da Irene Vallerotonda, realizzata a Santiago di Cuba. Invia la tua foto del giorno al whats app 3316379346.
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Il commento di Pina Ianiro
Grazie a Irene Vallerotonda, oggi cambiamo scenario e voliamo a Cuba, precisamente a Santiago di Cuba, la seconda città più grande dell’isola, con circa 500.000 abitanti, situata tra la Sierra Maestra e il Mar dei Caraibi.
Siamo in una città dallo spirito vivace e cosmopolita, mix di tradizione e modernità.
Colorata, multisfaccettata, chiassosa … Come tutte le città ricche di storia, cultura, tradizioni ed etnie, è caratterizzata da molteplici contraddizioni, sono proprio queste a conferirle quel fascino e quell’atmosfera particolare che non lascia indifferenti, un po’ come la sua bevanda più nota: il Rum; così o la si odia o la si ama.
E’ normale che città simili diano il capogiro, che tutto in esse sembri eccessivo, si vive come in una dimensione aumentata che un po’ affascina e un po’ spaventa.
Irene Vallerotonda, con lo scatto che ci propone, sottolinea proprio questa caratteristica di Santiago.
I due protagonisti siedono sulla riproduzione in pietra di un salotto, lei è su un divano oversize riprodotto nei minimi dettagli tanto da sembrare morbido, e lui su un tavolino da the. Entrambi sembrano bambini per le proporzioni falsate che, quindi, vengono a mancare e ingannano.
Il titolo “conoscersi” e la scelta di collocarli proprio al centro dell’inquadratura, induce a osservarli con attenzione, oltre che a soffermarci sul loro atteggiamento, tralasciando un po’ il contesto ….
La vegetazione sullo sfondo e il rialzo sul quale è posizionata l’insolita scultura, diventano sipario e palcoscenico.
Chiacchierano in una posa molto rilassata; quasi infastidisce non riuscire a sentire ciò che si dicono, ma questa è l’abilità del fotografo, incuriosire, lasciare spunti all’immaginazione di chi osserva.
La scelta del bianco e nero é quasi d’obbligo in un luogo dove il colore sembra essere stato creato, tanto da esserci anche in assenza; mentre la luce prepotente si fa beffa delle ombre creando comunque il contrasto necessario a definire i dettagli fotografici, in una sapiente ricerca di tridimensionalità.
C’è un richiamo costante tra la foto e la città di Santiago, una metafora continua e diretta al suo modo d’essere, come dicevamo: eccessiva, colorata, luminosa, multidimensione, viva … che attrae e incuriosisce, ma allo stesso tempo, confonde. Eppure, forse, basta conoscersi …
© Pina Ianiro
Redazione ed editing fotografico a cura di Alessandro Lisci

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Pina Ianiro nasce a Caserta, laureata in Sociologia. Vive a Roma e lavora come editor anche se preferisce definirsi “curatrice di manoscritti” e porta avanti la sua passione per la letteratura e l’arte. Ha pubblicato i romanzi:“Il cubo bianco” (Giulio Perrone LAB), “Quanto ci mette la neve a cadere” (L’Erudita) e una raccolta monografica di racconti e poesie “Amore: maneggiare con prudenza” (L’Erudita). Oltre che autrice è ghostwriter. Gestisce il blog http://www.pinaianiro.blogspot.com .
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