MARCO CALISSE: INCONTRO CON IL DIRETTORE CREATIVO ED AUTORE

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Marco Calisse è un visionario noto nel mondo della moda e dello scouting per la sua ecletticità e per la sua capacità di anticipare i tempi.

Con la sua CM Project, agenzia indipendente, ha creato diverse situazione di successo nella produzione di eventi, scouting di modelli e modelle, shooting e format culturali.

Andiamo ad incontrarlo e scambiare due battute con lui.

Buongiorno Marco, tu sei nato a Gaeta e da giovanissimo sei venuto a vivere a Roma. Cosa ti ha spinto a venire nella capitale e dove ti ha portato questa tua scelta.

Buongiorno a te ed ai lettori, inizio con il ringraziare per lo spazio che mi state dando. Si sono venuto a Roma intorno ai vent’anni perché volevo raccontare la mia visione di bellezza che fonde moda, arte, società e storytelling. Dopo aver fondato la mia agenzia ho creato ed organizzato diversi eventi importanti tra Roma. Milano e Barcellona.

Altaroma, format di riferimento per la moda emergente e la sperimentazione creativa in Italia,  è uno di questi:

Ho collaborato per anni con AltaRoma, partecipando attivamente agli eventi collaterali e contribuendo con progetti innovativi che fondevano arte, moda e cultura contemporanea. AltaRoma, partendo dalla Capitale, rappresenta il ponte tra l’artigianato storico e la nuova avanguardia del fashion design, offre visibilità a stilisti indipendenti, progetti artistici e contaminazioni interdisciplinari. Nell’ambito di queste collaborazioni ho curato e ideato numerosi progetti che mettono al centro l’identità autentica, la diversità e l’inclusione. In particolare mi piace citare Miss Precious – Fashion Contest: un concorso fotografico e performativo che celebra l’unicità delle donne attraverso shooting, sfilate e interviste, promuovendo una bellezza non convenzionale.

Tra l’altro, aggiungerei, trattando questo tema molto in anticipo rispetto ai tempi, e ciò conferma il tuo essere visionario. Ma, conoscendoti da anni, ricordo anche Man in the Kitchen, la splendida UNIQUE e l’evento dedicato ad Edie Sedwick.

Con Man in the Kitchen ho voluto raccontare l’uomo contemporaneo tra showcooking, moda, ironia e narrazione sensibile…si anche in quel caso un po’ prima dei tempi. Con  UNIQUE: presentazione del liquore Disaronno in versione Versace,  ho  portato l’arte e la moda in un contesto d’élite come Via Veneto, cuore della Dolce Vita romana. Tra installazioni, video mapping, shooting live e performance visive, “UNIQUE” ha celebrato le arti belle in chiave contemporanea, fondendo estetica, ricerca e innovazione. Un’esperienza unica come il suo nome. “Edie: l’ultima diva” è il titolo dell’evento che citavi, un omaggio potente e suggestivo alla figura iconica di Edie Sedgwick, musa della Factory di Andy Warhol. L’evento, era stato ideato come performance-installazione, ed ha trasformato un’intera location in un viaggio sensoriale tra moda, arte visiva, musica e racconto, ricreando l’estetica e lo spirito dell’avanguardia newyorkese anni ’60.

Ricordo che fu un’iniziativa che riscosse grande successo di critica e pubblico, attirando personalità del mondo della moda e della cultura, ed ha restituito con forza la fragilità e il magnetismo di Sedgwick, vera icona di anticonformismo. Ed adesso hai scritto un format per la televisione anche qui con il tuo tocco di inclusività ed emozioni, elemento che metti sempre nei tuoi format. Vorrei che ci dessi un po’ di dettagli.

 Il 2025 è l’anno in cui presento Cotto Duro – Cooked Hard, un format televisivo itinerante, sociale e culturale. Ogni puntata è dedicata a un colore simbolico e a un tema sociale (come sostenibilità, inclusione, lingua dei segni, neurodivergenza, emozioni, animali, luce, etc.). Il programma unisce arte culinaria, cocktail analcolici tematici, riflessioni e opere visive: ogni episodio si conclude con la creazione di un dipinto collettivo.

 La prima puntata, dedicata al colore verde e al tema della luce, prevede l’impronta delle mani dei partecipanti su una tela bianca, come omaggio all’origine del linguaggio visivo nella preistoria.

I protagonisti sono 16 partecipanti, scelti per la loro diversità – di provenienza, etnia, orientamento, abilità, esperienze – con l’obiettivo di raccontare l’unicità attraverso il confronto. Accanto a loro, il programma è condotto da Anadela Serra Visconti, medico e volto televisivo, affiancata dall’attore Marco Falovo.

 La parte gastronomica è affidata allo chef Massimiliano Mennini, che cura piatti con prodotti a km zero e dello stesso colore adatti a diverse patologie o esigenze alimentari, abbinati a cocktail analcolici pensati in armonia con il tema cromatico dell’episodio. La mascotte del programma è Ugo, un cane presente in ogni puntata, simbolo di empatia e sensibilità verso il mondo animale.

 In linea con l’impegno per l’inclusione, farò tradurre alcune parti del format in Lingua dei Segni Italiana (LIS), rendendo la trasmissione accessibile anche al pubblico non udente e confermando il valore sociale del progetto.

Prima di salutarci do altre due informazioni sul tuo operato: Marco Calisse ha fondato The Bag Mag, un blog che per anni ha raccontato il mondo di arte, cucina, moda, beauty, cultura e attualità, divenendo un punto di riferimento per una community attenta alle nuove tendenze. Inoltre sei stato premiato con il Premio alla Carriera dalla Camera della Moda della Calabria, hai curato decine di eventi in tutta Italia, campagne pubblicitarie, shooting  sfilate e continui a essere un protagonista trasversale nei mondi della moda, della cultura, dell’intrattenimento e della comunicazione visiva.

Grazie per essere stato con noi e… siamo curiosi di vedere quel che ti accingi a proporci.

Sara Lauricella

 

MARCO CALISSE: INCONTRO CON IL DIRETTORE CREATIVO ED AUTORE ultima modifica: 2025-05-02T16:19:01+02:00 da Sara Lauricella