
Dipendi da te. Liberi dentro!
CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SULLE DIPENDENZE A 360°
sviluppata da
Target Lab Ets
Le dipendenze di ogni genere costituiscono, oggi come oggi, una vera emergenza sociale dai tratti spesso silenti e con risvolti devastanti sulle persone e la società.
Dipendi Da Te. Liberi Dentro E’ un progetto in via di costruzione ed oggi pubblichiamo l’intervista che il prof. Giuliano Bertazzoni ha fatto alla dott.ssa Gabriella Vivino, tossicologa a proposito dell’esistenza e del ruolo dei CAV, centri antiveleni in Italia.
Segui la campagna Dipendi da te. Liberi dentro! che si arricchirà nel tempo di iniziative e contenuti editoriali, verrà presentata ufficialmente in autunno 2025.
Di seguito l’archivio delle pubblicazioni già disponibili:
https://www.romaoggi.eu/index.php/category/dipendi-da-te-liberi-dentro/
Si ringrazia la fotografa Annamaria Pieri di Roma per aver dato il proprio contributo con la foto di copertina che è messa a disposizione.
_________________
I centri antiveleni
di Giuliano Bertazzoni
Facciamo seguito all’argomento che abbiamo recentemente trattato sull’abuso di alcol, rimanendo in tema, ma parlando ora di altre intossicazioni. Lo facciamo con la dott.ssa Gabriella Vivino, Dirigente Medico del Policlinico Umberto 1° di Roma e massima esperta del settore.
A lei rivolgiamo alcune domande per conoscere meglio le attività dei Centri AntiVeleni (CAV).
Secondo la tua esperienza quali sono i motivi più frequenti per cui una persona contatta un CAV?
Innanzitutto è utile distinguere il tipo di chiamata in base al tipo di utente. Mi spiego: se la chiamata proviene da singoli cittadini, il quesito più frequente riguarda una errata posologia di farmaci, o incidenti legati a travasi di sostanze in contenitori non idonei (per es. detersivi lasciati in un bicchiere o in una bottiglia senza identificazione) o ancora punture di insetti/animali.
Se la richiesta di consulenza proviene invece da Ospedali o 118, più spesso si tratta di intossicazioni da ingestione di farmaci, da inalazione o da contatto cutaneo con sostanze di varia natura, intossicazioni alimentari, overdose di sostanze.
Allora chiediamo un consiglio: quando è utile e giusto contattare un CAV?
Dipende da “chi” chiama. Per il cittadino è utile chiamare ogniqualvolta abbia il dubbio di essere intossicato. Faccio degli esempi: ho assunto un farmaco a dosaggio o in orari sbagliati rispetto a quanto prescritto; ho soggiornato a lungo in un locale dove erano presenti fumi o vapori di sostanze; ho mangiato alimenti scaduti o dal sapore anomalo; sono stato morso da un insetto/animale; ho utilizzato miscele di detergenti e/o caustici per la pulizia domestica…gli esempi potrebbero essere tantissimi. Di fronte ad un dubbio, è utile chiamare il prima possibile perché, se pensiamo che si tratti di un’intossicazione, è importante iniziare l’eventuale terapia il prima possibile; al contrario, se non si è in presenza di una intossicazione, la risposta del CAV può essere rassicurante.
Per le chiamate dagli Ospedali o 118 valgono le stesse regole ma, in più, in casi di particolare complessità in cui la diagnosi è resa difficoltosa dalla impossibilità di raccogliere l’anamnesi o in presenza di alterazioni dello stato di coscienza, la consulenza del CAV può aiutare ad escludere o confermare la possibilità di un’intossicazione che non sempre è identificabile dai comuni esami di routine.
In caso di sospetto avvelenamento è consigliabile contattare il CAV per telefono o portare direttamente il paziente?
Uno dei ruoli essenziali del CAV è quello di capire attraverso l’intervista telefonica se ci troviamo o no di fronte ad un’intossicazione e se questa sia da trattare o no.
Talora, per l’entità o per il tipo di intossicazione, è sufficiente l’osservazione a domicilio garantendo, ovviamente, la possibilità di ricontattare il CAV per rivalutare il caso se cambia la condizione clinica.
Il CAV, quindi, può contribuire a decongestionare i Pronto Soccorso.
Il CAV è un presidio di particolare competenza e complessità: in Italia ce ne è un numero giusto? E sono distribuiti bene?
In Italia ci sono 9 CAV in servizio h24 che rispondono a tutte le telefonate senza distinzioni regionali. Sono distribuiti sul tutto il territorio nazionale, ma non è questo il punto. Il servizio offerto dai Centri è specialistico: a rispondere ai quesiti sono medici tossicologi e anche questa disciplina, come tante altre, soffre della carenza di personale.
Viceversa, il potenziamento dei CAV già esistenti consentirebbe di ampliare la risposta all’utenza.
Possono esserci CAV di diversa competenza?
Si. Per esempio, per i bambini esiste il CAV del Bambin Gesù di Roma, oppure il Centro antiveleni di Bergamo che offre consulenze sull’uso di farmaci in gravidanza o durante l’allattamento.
In generale, tuttavia, tutti i centri sonno forniti di un database che consente di fornire le informazioni utili: sarà il Centro stesso, nell’eventualità, a consigliare in casi specifici di rivolgersi ad altro Centro più idoneo.
Ringraziamo la dottoressa Vivino per aver chiarito le funzioni dei Centri Antiveleni e averne descritto le competenze. Ciò anche al fine di migliorare un accesso appropriato da parte dei cittadini.
© 2025 Giuliano Bertazzoni
Giuliano Bertazzoni nota bio
Giuliano Bertazzoni nasce a Milano nel 1950.
Laureato in Medicina e Chirurgia alla Sapienza di Roma nel 1975, ha prestato servizio come Direttore della Unità Operativa Complessa di Medicina d’Urgenza del Policlinico Umberto 1° di Roma dal 1991 al 2021.
Una volta in quiescenza ha appeso al chiodo il fonendoscopio portato per 50 anni circa e ha indossato la tracolla della Nikon: così è esplosa la passione per la fotografia, passione sempre avuta e poco praticata nel corso della vita professionale.
La comunità del Policlinico è stata sostituita dalla comunità dei fotografi; i congressi, le lezioni, le esercitazioni, i meeting sono stati sostituiti dai corsi di fotografia, workshop, mostre e concorsi (fotografici).
Due sentimenti sono rimasti in comune tra il lavoro di ieri e l’hobby di oggi: la passione e l’emozione. Da Aprile 2025 è iscritto a Target Lab Ets- Laboratorio Sperimentale di Fotografia e Comunicazione.
Dipendi da te. Liberi dentro!
CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SULLE DIPENDENZE A 360°
Dipendi Da Te. Liberi Dentro è proprietà intellettuale depositata e riservata di Target Lab Ets
ogni abuso, uso improprio e non autorizzato verrà perseguito a norma di legge. E’ competente il foro di Roma
Per essere inseriti nella newsletter della campagna di sensibilizzazione “Dipendi da te. Liberi dentro!” o proporre contributi e conoscere come sostenerla, inviare una richiesta alla seguente email:
TARGET.LSFC@GMAIL.COM
infoline whats app +39 3316379346
Oltre che su www.romaoggi.eu , potete seguire la campagna sui social con hastag #dipendidate @dipendidate
oppure sul canale whats app
https://whatsapp.com/channel/0029VaYyZP11SWt29k8qK40P
e per i contenuti multimediali sul canale Youtube
https://www.youtube.com/@target-laboratoriosperimentale
_______________ ___ _________________
Si ringrazia Francesca Ciccariello, editor, per aver suggerito il titolo della campagna di sensibilizzazione.
Si ringrazia la fotografa Annamaria Pieri per aver fornito la foto di copertina.
Sostieni il progetti a ricaduta sociale di Target Lab Ets con una donazione/erogazione liberale al seguente IBAN IT05M0306909606100000186094 intestato a Target Lab Ets.
Le donazioni liberali sono detraibili con la dichiarazione dei redditi.
Devolvi il 5xmille nella prossima dichiarazione dei redditi a Target Lab Ets inserendo il CF : 96498910585 riquadro ONLUS, Enti Terzo Settore,Aps per finanziare futuri progetti fotografici a ricaduta sociale