Paesaggi Umani la mostra di Piero Petracci fino al 28 aprile allo SpazioCima

Paesaggi Umani con lo sguardo rivolto all’interno, la mostra  di Piero Petracci fino al 28 aprile 2017 allo Spazio Cima, in via Ombrone a Roma,  organizzata da Roberta Cima e Giuliano Graziani, curata da Roberta Cima, propone circa trenta opere di grande impatto visivo realizzate dell’artista.

Piero Petracci, romano,  architetto, da 5 anni prestato solo all’arte, mette su tela una rottura nei confronti della società e delle relazioni, una frammentazione di se stessi, dell’ intimo. Le sue opere d’arte sono dei quadri materici di grandi dimensioni che puntano ad abbattere l’uomo per poterlo ricostruire, quadri realizzati da materiali industriali dell’edilizia che rappresentano la contemporaneità.  “Dopotutto siamo una civiltà decadente-dice Pietro Petracci– la nostra storia, che oggi si basa sul cemento e sull’assenza di senso, in questa mostra è realtà“.

In Paesaggi Umani troviamo opere con cornici liquefatte, cemento frammentato, grovigli di corde ben intrecciate, bruciature quasi perfette. Il colore qui non è un elemento cromatico, meramente estetico, ma un principio significativo. Le sfumature sono lievissime, prevalgono il conflitto e l’uniformità, ulteriore simbolo di dualità psicologica e sensoriale.

Nei  lavori di Piero Petracci dominano l’astrazione e la materia.  I riferimenti artistici dell’artista sono l’informale ed espressionismo astratto, ma anche le correnti surrealiste, metafisiche e minimaliste. I materiali sono quelli della contemporaneità: cemento, fil di ferro, schiume e smalti industriali, legno e corde.

Fratture

Il mio è un discorso surrealista e metafisico – spiega Piero Petracci qualcosa va a rappresentare qualcos’altro. Sono un concettualista: cerco di evocare gli stessi stati d’animo della mia ricerca quotidiana che tende verso l’interno. Anche laddove nelle opere sembri prevalere un approccio più impulsivo e irrazionale, tutto mira ad essere ben rappresentato. In realtà quello che voglio fare è raccontare una realtà personale, ma anche sociale. Una verità frammentata, frammentaria, conflittuale e ricca di tensioni. Paesaggi interiori spesso in macerie”.

PIERO PETRACCI – Nato a Roma il 19 maggio 1974, pur provenendo da studi di architettura, da sempre si interessa alle vicende dell’arte contemporanea. Partecipa ad alcune mostre collettive tra cui: “Premio Capitolium” (2015), 1° classificato nella rassegna internazionale di arte contemporanea presso le Sale del Bramante, Roma; “Corruzione Capitale. Roma ai tempi degli   ingranaggi lubrificati. Arte reattiva”, (2015) presso lo Stadio di Domiziano, Roma; “Nuvola creativa – Festival delle arti di Roma” (2016), presso il Museo D’Arte Contemporanea MACRO Testaccio – Spazio FACTORY, Roma.

Redazione

 

Paesaggi Umani la mostra di Piero Petracci fino al 28 aprile allo SpazioCima ultima modifica: 2017-04-02T18:48:26+02:00 da Antonietta Di Vizia