Al secondo turno delle elezioni amministrative Luciano Andreotti, candidato sostenuto dal consigliere Baldi, trionfa con il 60% delle preferenze
Le elezioni amministrative vedono trionfare l’architetto Luciano Andreotti della “Lista Civica Luciano Andreotti Sindaco” con il 60% delle preferenze sullo sfidante Stefano Bertuzzi del Pd per la poltrona di primo cittadino di Grottaferrata. Una vittoria non facile, che li ha visti al ballottaggio con la stessa percentuale di voti.
Consigliere Baldi, lei ha sostenuto fin dall’inizio la candidatura di Andreotti a sindaco. Secondo lei cosa ha portato Luciano Andreotti alla vittoria?
Quando con alcuni amici abbiamo immaginato Luciano Andreotti candidato a Sindaco di Grottaferrata la gente ci prendeva per matti dicendoci che sarebbe stata una scommessa persa in partenza perché certe logiche si sa hanno la meglio e invece noi c’abbiamo creduto e abbiamo vinto! E’ il segno che la gente è stufa dei chiaroscuri vuole trasparenza e competenza e Luciano Andreotti la gente l’ha respirato come una persona giusta per tutto questo. Tra l’altro Grottaferrata esce da un commissariamento che ha messo in ginocchio una cittadina che ha una gran voglia di ripartire e riconquistare quel lustro che merita e che sono sicuro Luciano Andreotti e la sua squadra sapranno ridare.
Nel programma del neo sindaco ci sono sfide importanti come quelle sulla mobilità e la cultura. Che apporto darà l’elezione di Andreotti al territorio?
E’ una persona perbene e quindi ovviamente ha a cuore ciò che i cittadini richiedono da molto tempo: l’attenzione sulla mobilità per una delle zone più in espansione di tutta la provincia romana, con particolare riguardo alla mobilità sostenibile, ai collegamenti con i paesi limitrofi e con Roma, dove molte delle famiglie che risiedono nella cittadina castellana lavorano abitualmente. La cultura è il cuore pulsante di Grottaferrata e Luciano, essendo peraltro un architetto, ha messo come punto di forza del suo programma la valorizzazione di quei luoghi come l’Abbazia di San Nilo e il recupero di luoghi abbandonati come l’ex mercato coperto da destinare ad un centro culturale delle arti visive, musicali e teatrali. Il rilancio di una città infatti, passa sempre per la cultura e dalla cultura.
Tra gli eletti della lista civica c’è Federico Pompili di soli ventitré anni, finalmente possiamo dire che per fare politica non è fondamentale l’età, ma quello che si propone e la voglia di fare?
Quando i giovani seri, onesti e preparati crescono e vincono in questo mondo politico così difficile e complicato è una grandissima soddisfazione! Federico Pompili è giovane, ma questo non deve essere uno svantaggio anzi, la forza e lo spirito che hanno i giovani che hanno voglia di metterci la faccia è il motore che deve far ripartire non solo Grottaferrata ma tutto l’intero sistema Paese. Il dato più importante è che sia arrivato primo tra tutti gli eletti, questo è il segno che i cittadini non hanno paura di scommettere sui giovani perbene e preparati. Quando Federico si accostò a me e mi chiese cosa dovesse fare per fare politica gli dissi che la prima cosa da fare era studiare e laurearsi, ed è quello che sta facendo.
Quale sinergie ha già individuato con il nuovo sindaco?
Con lui come con tutti gli altri sindaci con cui abitualmente lavoro, la sinergia è semplice: fare in modo di dare il massimo della collaborazione trasparente da parte della Regione Lazio per poter rispondere in modo adeguato alle esigenze della gente e dei cittadini. Detto così sembra banale, ma tutto questo richiede impegno quotidiano, passione e capacità di capire e ascoltare i problemi e trovarne le soluzioni. Non è facile ma solo questa è la strada della buona politica.
#ILVENTODELLABUONAPOLITICAE’ARRIVATO
Articolo di Cristiano Morelli