Terme di Caracalla: Si apre uno dei percorsi notturni tra i più suggestivi dell’antica Roma, realizzato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, con Electa: fino al 3 ottobre, ogni martedì e venerdì sera le Terme di Caracalla saranno accessibili di notte con visite guidate. Gruppi di massimo 25 persone potranno ammirare le monumentali vestigia illuminate nella notte e scendere nei sotterranei, dedalo di gallerie e cuore pulsante dell’intero edificio dove erano installati i servizi che alimentavano le terme in superficie. Compreso nella visita il mitreo di Caracalla, il più grande tra quelli rimasti a Roma e perfettamente conservato, dove si percepisce tutto il mistero del culto di Mitra.
Le visite, della durata di 75 minuti, inizieranno alle 19.30, con l’ultima partenza alle 21.00, avverranno grazie a una spettacolare illuminazione del monumento a cura di Acea. Tuttavia nelle giornate lunghe di agosto e dell’inizio di settembre per i primi turni di visita si potranno ammirare le Terme costruite dagli imperatori Severi nella luce dorata del tramonto. Proprio dall’area centrale del complesso termale iniziano le visite, guidate da archeologi e storici dell’arte. Oltre al nucleo principale composto di palestre, spogliatoi, frigidarium, tepidarium, caldarium, natatio c’erano alti recinti, che ospitavano negozi, biblioteche, sale di riunione, porticati per proteggersi dal caldo e dalla pioggia.
I ruderi delle Terme di Caracalla, che si ammirano ancora per la notevole altezza di oltre 37 metri in numerosi punti, restituiscono oggi un’idea della grandiosità del complesso termale. Le dimensioni dell’edificio e la monumentalità degli ambienti, conservati per due piani in alzato e per tre livelli in sotterraneo, ci permettono di immaginarne ancora oggi la fastosità che la luce della notte esalta. La visita si conclude poi nei sotterranei, dove è allestito un Antiquarium con reperti provenienti dalle terme stesse, passando dalla rotonda dove è collocata la Mela reintegrata di Michelangelo Pistoletto, per concludersi poi al Mitreo, dove è visibile la misteriosa fossa sanguinis.
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La Redazione