Dead Man Walking la campagna di sensibilizzazione contro la pena di morte negli USA, libera ed indipendente, sostenuta e ideata da Alessandro Lisci, fotoreporter fondatore della scuola di fotografia SIFAL dedita alla diffusione di reportage sociali e alla formazione di fotogionalisti, ha in calendario mercoledì 8 novembre ore 18.30 alla Antica Falegnameria di Testaccio, in Via Amerigo Vespucci, un importante appuntamento sostenuto a gran forza da molti personaggi nel mondo dello spettacolo, cultura e arte. Un incontro molto atteso nella capitale su un argomento tanto dibattuto tra stampa, personaggi della società civile, e giornalisti e scrittori e come: Ester Palma e Pino Nazio; Sergio D’Elia di Nessuno Tocchi Caino; Emilio Leofreddi, Artista; Alessandro Lisci, Fotoreporter; Simonetta Baroni, storica dell’Arte, e Liliana Paganini interpreterà dei versi sul tema trattato.
La pena di morte è ancora vigente in 33 stati degli USA, ben 300 innocenti sono stati condannati a morte e solo 141 si sono salvati per riconoscimento dell’errore giudiziario. Di dominio pubblico la crudeltà, e l’accanimento contro il popolo afroamericano e le fasce sociali più deboli che la subiscono, senza avere i mezzi per difendersi, per poi dimostrare sovente la propria innocenza solo dopo essere stati puniti.
Per rendere ancora più forte l’impatto mediatico sulla capitale, anche noi della redazione di www.RomaOggi.eu ci siamo mobilitati per sostenere e moltiplicare la comunicazione di questa campagna sociale. Oltre al nostro impegno e a quello della SIFAL e di tutti coloro che ci hanno messo la faccia, con la campagna pubblicitaria fotografica realizzata da Alessandro Lisci, verranno distribuiti 500 manifesti durante il FLASH MOBBING urbano-glocale del 21 Novembre 2017, contro la pena di morte in USA, creando cosi una rete di luoghi e persone fisiche che si incontrano per condividere il dibattito nella piattaforma virtuale dead man walking al fine di studiare nuove e più efficaci strategie d’intervento per boicottare la condanna ed esecuzione a morte in USA.
Redazione