“All’ombra di Caino”, l’ultimo libro Pino Nazio e Maria Cristina Cerrato, è stato presentato il 24 novembre 2017 a Roma, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e questo libro di storie ne raccoglie tante. C’è la storia di Rossella, ad esempio che a nove anni viene abusata dal vicino di casa amico dei genitori e si tiene il segreto fino all’età di 24 anni, quando finalmente decide di denunciare l’uomo. C’è il delitto di Serena Mollicone, di Meredith, di Marinella sepolta in mezzo ad una pineta e poi passata sopra con la macchina dal ragazzo che vedeva come il suo unico principe azzurro, ci sono storie di stupri, ragazze obbligate a prostituirsi, storie di stalking. E poi ci sono i sentimenti delle donne, c’è il dolore c’è la fiducia che precede la violenza e che poi viene tradita. I mostri, sono il più delle volte, persone conosciute, che vivono sotto la stessa casa, sotto lo stesso tetto, hanno con la vittima generalemente legami familiare. E poi c’è la vergogna, la paura, e finalmente il coraggio che rompe il silenzio, per tornare a vivere.
All’ombra di Caino, racconta tante storie, ma accanto ad esse, ci sono anche schede che spiegano nel dettaglio la procedura giuridica del reato, le leggi di sostegno a chi subisce una violenza, ci sono i numeri verdi, e per questo All’ombra di Caino, diventa un libro, di straordinaria eccezionalita’ perchè, nel momento in cui smette di essere romanzo, mostra tutti gli sviluppi che la legislatura italiana ha fatto in merito al pietoso tema della violenza sulle donne.
Tante le coautrici, e ciascuna nel proprio racconto, fa rivivere nel dettaglio, storie vere, storie di donne e di violenza. Ieri alla presentazione che si è svolta presso i Musei Capitolini, il libro di Pino Nazio e Maria Cristina Cerrato, ” All’ombra di caino”, ha lasciato la platea, quasi senza fiato, soddisfatta per il prodotto cosi’ come per lo spessore degli gli interventi che si sono susseguiti, da Valeria Baglio della Commissione Elette Roma Capitale, a Rita Borioni, consigliere d’amministrazione RAI, Vera Cuzzocrea, psicologa giuridica, ” Psico Ius”, poi Ester Palma, giornalista Corriere della Sera, e per concludere, Paola Pompei, psicoterapeuta formatrice, oltre gli autori, tutti presenti in sala.
Veramente straordinaria la performance di Tanya Khabarova, che accompagnata dalla tromba di Slava Gayvoronnsky , si è esibita nel ” Un ramo d’albero pendente sulla strada”, massima espressione del dolore di chi risulta vittima di tanto orrore.