Mina, 80 anni di un Mito che ruggisce ancora

Compleanno con libro per Mina che ha compito 80 anni e arriva in libreria per New Books il libro di Roberta Maresci. A lei, tigre di Cremona che ha ruggito per un ventennio stando sotto i riflettori. A lei, che è stata donna amata, seguita, idolatrata, ma anche spiata e giudicata dall’Italietta benpensante del dopoguerra, la giornalista torna a dedicare un volume agile e fresco da divorare. A lei, ultima diva rimasta protagonista assoluta della ribalta musicale anche da quando, nel 1978, ha scelto di auto esiliarsi dalle apparizioni pubbliche per vivere una vita più tranquilla, la giornalista dedica un libro di facile lettura. Perché “Nostra Signora” della musica leggera è anche l’immagine degli anni del boom con i quali la sua ascesa è coincisa. “Simbolo del Made in Italy in carne e ossa al pari di grandi “marchi” come il Parmigiano Reggiano, Illy, Jacuzzi, Valentino e la Ferrari, poco cambia se la Tigre di Cremona amava ruggire andandosene in giro con la Lamborghini Miura, lei rappresenta un patrimonio del quale andare orgogliosi e a lei dobbiamo dire tutti un grande grazie per aver scelto di scomparire dalla circolazione. Di non cantare o parlare mai più in tv, né di lasciarsi intervistare come Greta Garbo. Perché in questo modo, ha lasciato spazio alla leggenda che neppure le foto rubate possono scalfire.
È stata urlatrice, è divenuta interprete straordinaria, ha educato il pubblico alla canzone d’autore, ha scoperto e valorizzato talenti. In fondo è da sempre come una stella fissa a cui tutti guardano e attorno alla quale gravitano tanti pianeti. Perché, se ci si ferma un attimo a rifletterci, ce n’è di gente che crede abbia davvero qualcosa proprio della luna. Una sfumatura trascurabile, se non fosse che proprio tra “la gente” è stato avvistato tempo fa anche il celebre regista Federico Fellini, che di Mina disse: «Mi serve una donna immensa; quindi Mina. Ho disegnato per lei facce tenere e smaglianti. L’ho immaginata in un circo mentre canta una ninna nanna ai leoni, o mentre casca dall’alto sopra un cavallo che nitrisce, e lei canta per superare quei nitriti… Ha la faccia della luna. Gli occhi sono dolci e crudeli. La bocca chiama dal cielo le comete: basta un fischio». Richiamo che il Maestro le fece ripetutamente, senza però ricevere alcuna risposta positiva. Oggi, 25 marzo, che Mina compie 80 anni siamo qui a ricordare attraverso il libro della Maresci anche le vicissitudini della sua tormentata vita privata – due figli da due uomini diversi, i gravi lutti di un fratello e di un ex marito entrambi morti sulla strada – che hanno a lungo alimentato le chiacchiere di tutto un paese, affiancando i clamorosi successi artistici che la Tigre di Cremona intanto collezionava uno dopo l’altro: non solo su vinile, ma anche in indimenticabili stagioni televisive (impossibile dimenticare, per esempio, la storica esibizione live con Lucio Battisti a “Teatro 10”, nel 1972).
Poi, con la sparizione dalle scene, il Mito si è ridotto all’essenziale: un volto trasfigurato sulla copertina dell’ultimo album e una voce miracolosamente intatta nel tempo, elargita al pubblico con la cadenza regolare di una produzione musicale ampia e versatile.
Oggi questo libro, che ha subito modifiche di calendario per l’uscita e l’arrivo in libreria a causa del Coronavirus, ci racconta la vita e la carriera della nostra più amata artista. L’unica che è diventata una star… per poi cercare di farlo dimenticare a tutti.

Mina, 80 anni di un Mito che ruggisce ancora ultima modifica: 2020-03-26T15:25:25+01:00 da Federica Pansadoro