I romani ritrovano il piacere di andare al Bioparco dopo due mesi di lockdown

la Parola al biologo Massimiliano di Giovanni

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Riapertura Bioparco di Roma © 2020 Alessandro Lisci

Riapre il Bioparco di Roma

Il Bioparco di Roma ha riaperto al pubblico dopo due mesi di lockdown, venerdì 29 maggio, osservando un contingentamento di massimo 1800 presenze contemporanee, nel rispetto delle norme contro la diffusione del Covid-19, che grazie ad una applicazione consente di acquistare online i biglietti non appena un visitatore lascia l’area del Bioparco.

Domenica 31 Maggio i visitatori sono stati ben 2000 nell’arco di tutta la giornata ovvero dalle 10.00 di mattina alle 17.00.

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Riapertura Bioparco di Roma © 2020 Alessandro Lisci

Anche il Bioparco di Roma, come altre strutture pubbliche del Comune, deputate alla fruizione della cultura e dell’istruzione, hanno subito un grave danno economico per mancata bigliettazione. In questo caso specifico parliamo di circa tre milioni di euro idi mancato incasso che nonostante gli aiuti e i finanziamenti dello stato si fanno sentire.

Il Bioparco infatti è una struttura che di suo ha dei costi fissi ed ingenti di gestione dedicati al mantenimento e alla cura della fauna come della flora che ospita.

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Riapertura Bioparco di Roma, sulla destra il biologo Massimiliano Di Giovanni © 2020 Alessandro Lisci

Ci spiega meglio la situazione il biologo Massimiliano Di Giovanni del settore scientifico del Bioparco di Roma.:

Durante il periodo del lockdown il parco è andato avanti perché , come sempre gli animali, hanno avuto bisogno di cure e sostentamento, e devo dire che alcuni dispositivi di protezione individuale noi li abbiamo sempre usati , perché guanti e mascherine per noi sono la norma.

Chiaramente abbiamo fatto maggiore attenzione anche alla luce di alcune pubblicazioni scientifiche relative a ricerche scientifiche condotte negli Stati Uniti che hanno evidenziato alcuni casi di contagio tra le tigri. In alcune specie abbiamo adottato una maggiore precauzione. Sembra infatti che il pericolo di contagio sia più legato al gruppo dei carnivori e al gruppo dei primati.

Ma al di là di questo le precauzioni che abbiamo adottato in questo periodo sono la norma a prescindere da emergenze dovute a infezioni batteriche o virali di qualsiasi natura e diffusione, ad esempio scambiando animali tra parchi viene prima eseguita una quarantena.

Gli animali sono tutti periodicamente monitorati con visite veterinarie e analisi del sangue, garantendo un continuo controllo.

La riapertura è stata molto gradita ai romani, soprattutto le famiglie, infatti da venerdì mentre giriamo nel parco per vigilare sul buon essere dei animali ospiti , facciamo anche educazione ambientale sia per far capire ai visitatori di mantenere le distanze dalle vetrate e dagli exit, constatando una grande disciplina, approfittando di spiegare cosa fanno gli animali qui e in natura.

Mi sono accorto che la gente era contentissima di poter tornare al parco e di stare all’aria aperta, che rappresenta la nostra differenza rispetto al Museo, avendo un parco naturale a disposizione, che tra l’altro consente di osservare gli animali negli atteggiamenti che avrebbero in natura.

Le persone vengono per passare un momento lieto ed educativo, cosa a cui abbiamo sempre puntato ed una delle cose che ci preme è far capire quanto sia importante conservare questi animali in natura.

Dopo questo isolamento ho scoperto nei visitatori una curiosità pazzesca, forse abbiamo anche imparato ad essere più pazienti e predisposizione ad essere più tranquilli ed attenti. A mio parere il lockdown ci ha insegnato anche questo”

Alessandro Lisci

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Riapertura Bioparco di Roma © 2020 Alessandro Lisci
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Riapertura Bioparco di Roma © 2020 Alessandro Lisci
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Riapertura Bioparco di Roma © 2020 Alessandro Lisci
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Riapertura Bioparco di Roma © 2020 Alessandro Lisci
I romani ritrovano il piacere di andare al Bioparco dopo due mesi di lockdown ultima modifica: 2020-06-06T07:35:50+02:00 da Alessandro Lisci