ZOO ROMA: LEONCINA MUORE AL BIOPARCO ED ELEFANTESSA MOSTRA GRAVI SEGNI DI STRESS. LA LAV: AUTOPSIA PER LA LEONCINA E URGENTI INTERVENTI PER l’ELEFANTESSA,LO ZOO DI ROMA VA CHIUSO O CONVERTITO, COME PROMESSO DA SINDACA RAGGI.
Roma – La sede LAV di Roma denuncia la situazione critica in cui versano gli animali dello zoo di Roma, il “Bioparco”, che negli ultimissimi giorni ha visto prima esplodere il caso dell’elefantessa vittima di comportamenti stereotipati, indici di grave stress e disagio psicofisico, come il premere in continuazione la testa contro un muro, e poi la morte di una delle due leoncine dello zoo, pubblicizzate e celebrate pochi mesi fa dalla Sindaca Virginia Raggi in persona.
La LAV ricorda che la Sindaca nel luglio 2020 lanciò un contest rivolto alla cittadinanza per dare un nome alle due leoncine e che nel gennaio 2021 invitò le famiglie romane a portare i bambini in quel “luogo meraviglioso” che secondo lei è lo zoo, concedendo cinque giorni di ingresso gratuito e regalando peluche insegnando ai bambini ad interpretare la sofferenza degli animali come spettacolo e divertimento.
Inoltre,la giunta capitolina ha stanziato 3 milioni di euro all’anno per 3 anni (2019, 2020, 20121) per sostenere la Fondazione Bioparco che gestisce lo zoo, il cui bilancio presentava un deficit di 8 milioni di euro e che, grazie a questi soldi, ha potuto acquisire nuovi animali, con investimenti anche milionari, come i due rinoceronti bianchi pagati più di 2 milioni di euro nel 2019.
La LAV ricorda che tutto ciò rappresenta una clamorosa sconfessione degli impegni elettorali del 2016 della Sindaca Raggi, in quanto il programma elettorale del M5S capitolino prevedeva la trasformazione dello zoo di Roma in Centro di recupero fauna selvatica.
“Il Comune di Roma è socio di maggioranza della Fondazione Bioparco ed è quindi proprietario degli animali e responsabile del loro benessere e della loro vita. I comportamenti stereotipati di tipo ossessivo compulsivo e talvolta autolesivo, come nel caso dell’elefantessa, sono causati dallo stato di detenzione che nega loro condizioni di vita compatibili con le loro caratteristiche e necessità etologiche, perfino quelle minime e necessarie. – dichiara il responsabile LAV Roma David Nicoli – Per questo reclamiamo la libertà per l’elefantessaed anche che venga effettuata un’autopsia da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Roma sul corpo della sfortunata leoncina per accertare con esattezza scientifica le cause del decesso. Tutto questo, nella consapevolezza che solo la chiusura definitiva dello zoo di Roma potrà restituire pace e dignità agli animali prigionieri, poiché l’unico vero spettacolo che possono offrire gli animali è in natura e si chiama libertà”.
Roma, 25 febbraio 2021
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