Creative District – Fashion Film”. Tributo a Roma e all’Alta Moda Italiana. Il nuovo progetto di Antonio Falanga e Grazia Marino in Calendario ad Altaroma il 16 settembre 2020
In una inedita pianificazione settembrina della kermesse dell’Alta Moda capitolina, si contraddistingue per la sua costante presenza in calendario, la VI^ Edizione del progetto “Creative District”. Il concept ideato da Antonio Falanga e Grazia Marino, sin dalla sua prima Edizione, si è distinto come uno degli appuntamenti più seguiti e attesi della Sezione In Town del Calendario di Altaroma. Indotti ad abbandonare la classica presentazione in passerella, a causa della crisi pandemica, prende vita “Creative District – Fashion Film” prodotto da Spazio Margutta. Un progetto innovativo al passo con i tempi, al quale sono state invitate a partecipare quattro realtà creative nazionali: Roberta Baiardi, Gemelle Donato, Flavia Lecci e Roberta Audibert, che fanno dell’artigianalità e della valorizzazione del “fatto a mano” la loro mission.
“Creative District – Fashion Film” sarà programmato il 16 settembre p.v. alle ore 15.00 sulla piattaforma Digital Runway di Altaroma, istituita per favorire la partecipazione di tutti coloro che vorranno interagire ed essere aggiornati sulle nuove tendenze dell’Haute Couture, accedendo in streaming a tutti gli appuntamenti in calendario.
Focus del fashion film “Roma”, città unica al mondo ricca di storia ed arte, dove ogni luogo è una potenziale scenografia a cielo aperto. Un progetto nel quale le sue piazze ed i suoi monumenti, diventano l’epicentro della nuova couture, dove tradizione e innovazione dialogano e creano un forte connubio, confrontandosi in termini di unicità ed eccellenza. Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, Piazza Navona e Piazza di Pietra i set ideali per storia ed eleganza architettonica, cartoline di Roma scelte per raccontare la contaminazione tra una nuova ed eterna Alta Moda e la città in cui è nata.
“Il progetto 2020 del Creative District nasce in pieno lookdown, dichiarano Antonio Falanga e Grazia Marino. Convinti che nel mese di luglio era impossibile tornare in passerella, abbiamo voluto pianificare una nuova strategia di comunicazione per i nostri brand. L’intento è stato da subito quello di riportare l’Alta Moda al centro della città. Una sfida vinta visto che il risultato in immagini ottenuto, riporta a quelle atmosfere magiche vissute a Roma negli anni 50/60, protagonista indiscussa dell’alta sartoria nazionale ed internazionale”.
Per Roberta Baiardi outfits sartoriali che prendono vita dalla natura ed in modo particolare dalla cromaticità dei fiori, dalla bellezza e dalla meraviglia che possono suscitare. Mediante la tecnica “Serti” realizza capolavori sartoriali unici, dipinti a mano su seta. Il risultato “nuance” dolci, soffuse, con policromie sfumate, che esaltano e valorizzano la sinuosità e la lucentezza della seta stessa.
La Collezione haute couture delle Gemelle Donato “Dahlia” prende ispirazione dal fiore prediletto da Goethe. Una scelta individuata per l’eleganza, la mutabilità e la varietà dei colori, che si possono riscontrare nelle preziose creazioni sartoriali. Un mix di nuance forti e decise, che si integrano con quelle delicate, grazie alla leggiadria dei tessuti e dei ricami preziosi in cristalli.
Per Flavia Lecci e la sua collezione “Incontri di Anime” materiali apparentemente dissonanti si fondono tra loro; grazie ad una lavorazione certosina che rimanda alle origini del Made in Italy. La pelle e le borchie da sempre simboli di un’anima rock, diventano decori di abiti in chiffon dal sapore bon ton; incastri e giochi di colori rendono la collezione moderna e frizzante per una donna del nostro tempo.
“Euphoria” è la nuova collezione urban couture della giovane fashion designer Roberta Audibert, linee pulite e minimal, si mescolano a una euforia di contrasti di colore. A dominare la tonalità fluorescente del verde acido che compare puro e semplice, utilizzato in modo particolare sulle camice, i corpetti sottogiacca di pizzo e le cinture. Linee, semplici e basilari che prendono spunto dal design e dall’architettura minimal, realizzate in raso di cotone, chiffon di seta, crêpe satin di seta e tulle.
Tutte e quattro le capsule sono state impreziosite dalle creazioni artigianali di Gaia Caramazza, jewelry designer del brand “GAIA Italian Handmade Jewellery”, indiscussa protagonista del Calendario di Altaroma degli ultimi anni, che in attesa della presentazione della nuova collezione, ha voluto ripercorrere le sue partecipazioni ad AltaRoma abbinando in un connubio perfetto, sia stilistico che cromatico, una serie di gioielli delle edizioni precedenti.