Il reale e l’apparente…

prospettive irreali che sorprendono

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Palazzo della Civiltà e del Lavoro © Ivano Ancinelli

La foto del giorno” di lunedi 22 Marzo 2021 dal titolo “Il reale e l’apparente” ci è stata inviata dal nostro lettore Ivano Ancinelli, che l’ha realizzata presso il palazzo della Civiltà del Lavoro, Eur, Roma.

Il commento di Pina Ianiro

L’Eur viene associato allo stile pittorico metafisico di De Chirico ed è evidente comprenderne il motivo, basta passeggiare tra le sue principali arterie per avvertire un senso di bilico, ci si sente sparire in una dimensione che disorienta, in prospettive irreali che sorprendono, ci si perde come in una sorta di sogno nella sua immensa e piatta staticità monumentale, si rimane astratti in uno spazio atemporale che dal passato ci proietta al futuro e viceversa senza logica e senza fine.

Ci si imbatte in sconfinati rettilinei che finiscono in architetture monolitiche imponenti e essenziali in marmo bianco e travertino. Ci si perde in prospettive irreali che richiamano alla filosofia di Aristotele della realtà che trascende ciò che è comprensibile ai sensi.

Il gioco dei contrasti è ovunque, nel vuoto e pieno, nel richiamo ai templi della Roma imperiale in contrapposizione alle linee nette delle architetture moderne, nel bianco e grigio, nel gioco di ombre e luci … Sembra di trovarsi in un’ambientazione cinematografica o in un mosaico onirico creato da un inconscio inquieto, invece, siamo in un quartiere romano ideato in epoca fascista per ospitare l’Esposizione Universale che si sarebbe dovuta tenere nel 1942 ma che a causa della guerra (seconda guerra mondiale) non ebbe più luogo.

Ivano Ancinelli parlando lo stesso linguaggio di geometrie, sintetizza in un solo scatto il clima trascendente e metafisico che si respira all’Eur.

La foto è realizzata al Palazzo della Civiltà (a Roma conosciuto come: Colosseo Quadrato), l’immagine rimanda perfettamente a una tela del maestro De Chirico, il reale e l’apparente si confondono e creano l’inganno della percezione fino a lasciarci straniti. Impressionante il gioco delle ombre talmente definite da imprimersi e imporsi sul bianco dando la sensazione di creare un vuoto, una figura concava che da piatta diventa, per una questione di percezione della mente, tridimensionale. Il bianco spicca, quasi acceca, prova a trarre in inganno sulla reale prospettiva, riesce a creare lo stesso senso di straniamento del troppo vasto, quel senso di inquietudine che respinge e attrae.

Pina Ianiro ©

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Palazzo della Civiltà del Lavoro © Ivano Ancinelli

 

La foto del giorno è la rubrica di Alessandro Lisci su   www.Romaoggi.eu .  Invia la tua foto del giorno con un commento al whatsapp 3316379346 oppure alla seguente mail: alessandrolisci@yahoo.it.

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Pina Ianiro  nasce a Caserta, laureata in Sociologia. Vive a Roma e lavora come editor anche se preferisce definirsi “curatrice di manoscrittie porta avanti la sua passione per la letteratura e l’arte. Ha pubblicato i romanzi:“Il cubo bianco” (Giulio Perrone LAB), “Quanto ci mette la neve a cadere” (L’Erudita) e una raccolta monografica di racconti e poesie “Amore: maneggiare con prudenza” (L’Erudita). Oltre che autrice è ghostwriter. Gestisce il blog http://www.pinaianiro.blogspot.com .

Il reale e l’apparente… ultima modifica: 2021-03-22T01:03:47+01:00 da Alessandro Lisci