Ficcolata all’Esquilino per la sicurezza e la dignità
Orgnizzata da: Comitato Rinascita Esquilino, Comitato Albergatori Romani, Gruppo Facebook Rione XV Esquilino e Gruppo Facebook Sei dell’Esquilino.
Oggi, giovedì 8 luglio 2021, alle 20,30 il Rione Esquilino e Castro Pretorio hanno dato cenni di ripresa organizzando una fiaccolata che coinvolgeva residenti e attività produttive del territorio. La manifestazione è partita da Piazza Vittorio, lato Chiesa di Sant’Eusebio e si è snodata per le vie principali della zona con punto finale alla Stazione Termini, Via Giolitti.
I motivi che hanno portato i partecipanti ad attivarsi sono ormai problemi che si trascinano da anni, la crescente invivibilità del territorio, il degrado urbano con intere piazze divenute latrine, sporcizia a cielo aperto, bottiglie di vetro in ogni angolo per non parlare delle risse, delle aggressioni, ubriachi in ogni ora del giorno, mancati controlli anche sugli orari di vendita degli alcolici.
Cosa si chiede: la sicurezza, l’igiene delle strade, la fornitura dei servizi pubblici quali la raccolta dei rifiuti, l’illuminazione pubblica, l’osservanza delle leggi esistenti contro i tanti reati che quotidianamente si consumano nelle strade, sotto gli occhi di tutti e, ormai sempre più di frequente, anche sotto gli occhi delle FFOO.
Il rione Esquilino, da solo, assolve per tutti al compito di fungere da contenitore del disagio sociale, mortificando e in alcuni casi soffocando le attività commerciali, gravando poi sulle FFOO un compito di mantenimento dell’ordine pubblico che diventa sempre più arduo.
Per non parlare poi del patrimonio storico della zona, oggi trascurato e senza più nessuna difesa sufficiente.
La richiesta è per iniziare un cammino di rinascita, i partecipanti sono decisi ad utilizzare tutti gli strumenti che uno Stato di diritto mette a disposizione dei propri cittadini.
L’originalità e la forza della manifestazione è stata il non aver nessuna bandiera, nessun simbolo di nessuna forza politica.
© Franco Bottoni
Redazione ed editing fotografico a cura di Alessandro Lisci