Bagarre sul reddito di cittadinanza. Il Governo lo conferma, ma è stretta anti-furbi

C’entra anche il Reddito di Cittadinanza, il discusso provvedimento varato nel 2018 dall’allora governo gialloverde con Lega e Movimento Cinque Stelle d’accordo sulla misura anti-povertà.

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Nonostante passi il tempo e, nel mezzo, sia cambiato per ben due volte l’Esecutivo, sul reddito di cittadinanza è sempre bagarre e se ne continua a discutere anche ora.

Il governo Draghi è a lavoro per la Manovra 2022. La Legge di Bilancio è particolarmente attenzionata quest’anno, poiché si giocano partite importanti come le pensioni, i bonus e l’aspetto tasse.

C’entra anche il Reddito di Cittadinanza, il discusso provvedimento varato nel 2018 dall’allora governo gialloverde con Lega e Movimento Cinque Stelle d’accordo sulla misura anti-povertà.
Misura che a settembre ha investito 1,3 milioni di famiglie italiane ma che nei mesi scorsi ha prodotto non poche polemiche. Da un lato perché i parametri di assegnazione favoriscono anche i non aventi diritto. Dall’altro perché gli impieghi scarseggiano.

Ma nella Legge di Bilancio qualcosa è destinato a cambiare. Le risorse per il reddito verranno integrate, con un ulteriore spinta di 800 milioni, lo 0,042 del PIL, stando al Documento Programmatico di Bilancio. Occhio anche alle revisioni sui meccanismi di assegnazione del reddito, come annunciato dal Governo. Che l’ha confermato per il 2022, senza peraltro alcun tipo di taglio ma con maggiori controlli e ulteriori correttivi per i pagamenti. La struttura resterà la stessa, ma con qualche modifica.

La stretta contro i furbi dovrebbe essere la prima misura che sarà messa in campo. I controlli per l’accesso alla misura del Reddito di cittadinanza saranno inaspriti. Come del resto quelli relativi alle procedure e alle pratiche per raggiungere il via libera sull’emissione dello stesso. Intanto parte della maggioranza di Governo continua a chiedere la sospensione del Reddito. La Lega, in maniera particolare, ha proposto la sospensione del reddito al primo “no” verso una proposta di lavoro.

Considerazioni che accompagneranno le prossime settimane. Intanto arriva chiarezza sul reddito stesso e da quanti lo percepiscono e si dedicano ad altre attività. Molti, per esempio, giocano d’azzardo.

Gli esperti di Giochi di Slots riportano a questo proposito la sentenza della Cassazione, che ha difatti chiarito che le somme depositate sui conti di gioco online da parte dei possessori di reddito di cittadinanza vanno dichiarate nei redditi mobiliari.

Il tutto è nato dal ricorso di un utente che, convinto di non dover dichiarare le somme di gioco, aveva omesso il dettaglio. La Cassazione ha chiarito che i conti di gioco sono spazi online di società di giochi, gestibili in autonomia da parte dell’utente. Chi percepisce il reddito, tuttavia, non può omettere determinate informazioni, finalizzate esse stesse all’ottenimento del reddito.

Bagarre sul reddito di cittadinanza. Il Governo lo conferma, ma è stretta anti-furbi ultima modifica: 2021-10-29T13:58:20+02:00 da admin