“Newroz è il fuoco che si accende all’inizio del nuovo anno. A Roma si è acceso all’Ararat in una notte di festa, di musica e di memorie del popolo curdo. In questi uomini e donne che ballano finché il grande fuoco non si spegne si legge una speranza instancabile, un’energia che si rinnova nel ritrovarsi tutti insieme, ancora una volta.” © Valentina Antonucci – Target Lab Ets
NEWROZ – 2022
di Massimo Scafati – Target Lab Ets
Il 19 Marzo 2022 la comunità curda si è riunita a Roma per festeggiare il Newroz, ospite del centro socio-culturale Ararat presso la città dell’altra economia nel complesso ex-Mattatoio di Testaccio.
Il Newroz, ossia il capodanno Curdo, è una ricorrenza tradizionale che ha origine antichissime nella cultura tradizionale persiana; si parla addirittura di una festa sacra zoroastriana vecchia di 15.000 anni.
La prima cosa che colpisce, da ospite è la straordinaria varietà di colori degli abiti tradizionali indossati soprattutto da donne e bambini, i suoni, l’allegria e la semplicità delle danze che ricordano moltissimo alcune feste patronali del nostro meridione. Si susseguono gli spettacoli per i bambini, la musica e ovviamente le degustazioni del cibo tradizionale preparato senza sosta dagli instancabili organizzatori. Ci sono poi i banchi che offrono oggettistica, libri, pashmine, cibo e pentolame per le ricette tradizionali.
Non mancano ovviamente i riferimenti alla situazione politica delle comunità Curde, da sempre oggetto di persecuzioni da parte del governo Turco che continua ad annoverare il Partito dei Lavoratori del Kurdistan tra le organizzazioni terroristiche. Nello spazio della festa campeggiano ovunque le immagini del suo fondatore Abdullah Öcalan in carcere per reati politici dal 1999.
Ricordo perfettamente la vicenda che vide il l’Italia coinvolta nella vicenda legata alla richiesta di asilo politico di Öcalan dopo la fuga a Roma del leader Curdo. Nell’occasione il governo D’Alema rifiutò l’asilo politico e accolse la richiesta di estradizione per non creare un incidente diplomatico con la Turchia ottenendo in cambio solo la promessa di non applicare la pena di morte.
Raccontai qualche dettaglio di questa storia a mio figlio visto che ai tempi ne avevano parlato a scuola con gli insegnanti – Oggi mio figlio ha quasi 34 anni ma Abdullah Öcalan è ancora in carcere accusato di terrorismo pur non avendo alcun capo di imputazione specifico per attività criminose. I combattenti Curdi e soprattutto le donne hanno contribuito nel 2019 alla lotta contro il terrorismo dell’ISIS nella Siria del Nord-Est ma anche questo non è valso ad ottenere un diverso atteggiamento da parte dei governi occidentali impegnati nel conflitto.
I festeggiamenti del Newroz continueranno con varie iniziative culturali fino al 21 Marzo con l’augurio di poter vedere in futuro un riconoscimento concreto da parte delle organizzazioni internazionali.
© Massimo Scafati – Target Lab Ets
