1895-1898 – Gli storici selfie di Fred Holland Day e la Passione di Cristo…di Michele Brescia

Last Seven Words

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Last Seven Words di Fred Holland Day

Dal 1895 al 1898 il fotografo statunitense Fred Holland Day intraprese un progetto che non conosceva precedenti: una vasta serie di scatti – composta da 250 negativi – raffigurante scene della vita di Cristo, dall’Annunciazione alla Risurrezione, nella quale egli stesso interpretava il ruolo di protagonista.

L’origine di questa impresa? Un’urgenza emotiva, direi. Nel 1890 infatti Day aveva visitato Oberammergau, un piccolo villaggio della Bavaria, in Germania, appositamente per assistere alla celebre rappresentazione della Passione di Cristo. Questo spettacolo teatrale itinerante risaliva ad un voto fatto dalla popolazione locale nel 1633 per scacciare la peste che infestava la zona. Nelle scene della sofferenza, della morte e della resurrezione del Nazareno, allestite una volta ogni dieci anni, la comunità ripercorreva, esorcizzandolo, il dolore causato da questo tragico evento, tramandandolo di generazione in generazione.

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Last Seven Words di Fred Holland Day

Day, rimasto scosso dalla potenza espressiva della rievocazione scenica della Passione di Cristo, decise di unire arte e vita, in un’opera che lo avrebbe coinvolto nell’anima e nel corpo. Per realizzare la sua articolata serie di scatti, Day, infatti, si impose lunghi digiuni, si lasciò crescere la barba e si fece arrivare una tunica e una croce dalla Siria. Desiderava fondersi con Cristo: diventare un tutt’uno con Lui per entrare dentro il mistero della sua Passione, della sua morte e della sua Risurrezione. Poco prima della rievocazione della Crocifissione, realizzò la serie di autoritratti in primo piano (li vedi riprodotti qui sopra) – le immagini più potenti di tutta la serie – che rappresentano le sette ultime parole di Cristo:

PADRE, PERDONALI; NON SANNO COSA FANNO.

OGGI SARAI CON ME IN PARADISO.

DONNA, ECCO TUO FIGLIO; FIGLIO, TUA MADRE

MIO DIO, MIO DIO, PERCHÉ MI HAI ABBANDONATO?

HO SETE.

NELLE TUE MANI CONSEGNO IL MIO SPIRITO.

(TUTTO) È COMPIUTO.

Questi scatti costituiscono probabilmente i selfie più toccanti di tutta la storia della fotografia: vengono in mente quei versi struggenti di Dante, “S’io mi intuassi come tu ti immii” (Paradiso IX,81). Quanto sarebbe bello se per questa Santa Pasqua anche noi ci “intuassimo” in Cristo, seguendo l’esempio di Day, così come Egli, assumendo la natura umana si è “inmiato”, cioè si è fatto intimo ad ogni “me”, a ciascun uomo di ogni tempo!

Me lo auguro e te lo auguro con tutto il cuore.

© Michele Brescia

Prof. Michele Brescia
PhD In Art History  – RomaTre University
Art History Teacher – Istituto Pontificio Sant’Apollinare / Istituto Santa Giuliana Falconieri
Collection Manager – Ponti Art Gallery

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1895-1898 – Gli storici selfie di Fred Holland Day e la Passione di Cristo…di Michele Brescia ultima modifica: 2022-04-16T16:45:17+02:00 da Target Lab Ets