Le Sistine Svelate
Il 22 Luglio 2022, dopo una lunga fase di restauro, sono state inaugurate le Corsie Sistine dell’Area Monumentale Ospedaliera di S. Spirito in Saxia nel rione Borgo. L’evento è stato organizzato alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, del Ministro della Cultura Dario Franceschini e del Ministro della Salute Roberto Speranza.
Le Corsie Sistine, di epoca rinascimentale, sono parte del complesso ospedaliero più antico d’Europa. L’opera, che ampliava un antico ricovero del XII secolo, fu voluta nel 1475 da Papa Sisto IV in previsione dell’Anno Santo con la specifica finalità di realizzare un luogo pubblico in grado di fornire cure mediche.
Per l’occasione, il complesso dell’Arcispedale è stato aperto in forma gratuita ai cittadini romani dal 22 al 24 luglio e arricchito da una mostra di 48 fotografie fornite delle principali agenzie di stampa per documentare le fasi più drammatiche della lotta al Covid.
Il colpo d’occhio all’ingresso è spettacolare per la vastità degli ambienti valorizzati da una luce che rende un effetto rosso-dorato davvero impressionante, ma anche per le grandi finestre nella parte superiore, la ricchezza degli affreschi (si parla di 1200 mq di opere conservate) e le targhe ad memoriam poste nei vari periodi storici.
Le due corsie separate da grandi volte sono aperte e collegate tra loro per realizzare un’unica grande navata al centro del quale troneggia il bellissimo Ciborio attribuito ad Andrea Palladio (necessariamente successivo alla realizzazione originale) e la Pala d’altare di Carlo Maratta.
In fondo alla corsia uno schermo gigante propone un breve filmato con moltissime informazioni storiche relative alle origini del complesso e alla sua evoluzione attraverso i secoli. Il soffitto a cassettone che diffonde la luce in modo uniforme è di epoca più recente e risale circa alla metà del XIX secolo.
Uscendo dall’area monumentale, di fianco della struttura, si può notare l’antico “Proietto” del S. Spirito, una sorta di culla a ruota cilindrica rotante in legno nella quale venivano abbandonati in anonimato i neonati dei quali, per diversi motivi, non ci si poteva prendere cura. I neonati in questo modo venivano affidati alle cure dei religiosi. Di lato alla ruota, una bocca in pietra, probabilmente collegata ad una cassetta interna, dove potevano essere versate le eventuali offerte.
© Massimo Scafati – Target Lab Ets
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