La dimensione “umana” dell’architettura di Alvar Aalto..a cura di Fabiana Cambiaso -Target Lab Ets

alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso - Target Lab Ets

La dimensione “umana” dell’architettura di Alvar Aalto

La vera architettura esiste solo quando pone al centro l’essere umano”: è da questa rivoluzionaria riflessione “antropocentrica” della progettazione che trae ispirazione la nuova esposizione allestita negli spazi del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, a Roma. Intitolata AALTO – Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto, visitabile fino al 26 maggio 2024, la mostra esplora cinque decenni di attività dello Studio Aalto, raccontati attraverso una serie di undici progetti concepiti tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento. Fondato in Finlandia nel 1923, lo Studio Aalto prende il nome dal celebre architetto e designer finlandese Alvar Aalto, considerato uno dei più grandi maestri della progettazione del XX secolo, insieme a Le Corbusier e Ludwig Mies van der Rohe. Essenziale nella formazione progettuale dello studio nei primi anni è Aino Marsio, architetto e prima moglie di Aalto che, insieme al marito, disegna alcuni degli edifici più iconici della società, come il Sanatorio di Paimio. Nel 1952, tre anni dopo la morte prematura di Marsio, il maestro di Kuortane sposa l’architetto Elissa Mäkiniemi: tra i due nasce anche una nuova collaborazione creativa, destinata a far conoscere l’architettura finlandese in tutto il mondo.

alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets

Il percorso espositivo curato al MAXXI da Space Caviar, mette in luce due aspetti centrali della progettualità dello Studio Aalto: il binomio persona/natura e l’aspetto politico delle opere. Grande, di fatti, l’attenzione a gruppi sociali, come la classe operaia, gli anziani e i malati. Opere come il Sanatorio di Paimio, il centro sociale per i lavoratori di Jyväskylä o le case sociali per gli operai della fabbrica di cellulosa a Sunila, sono solo alcuni degli esempi di progetti a forte carattere sociale, a conferma del coinvolgimento e interesse nella dimensione umana da parte dello Studio Aalto.

I progetti selezionati sono caratterizzati da ambienti accoglienti e dalle inconfondibili linee fluide e ondulate: dai circoli operai ai municipi, fino alle abitazioni unifamiliari, passando per il design di lampade, vetro, tessuti ed elementi d’arredo per bambini, prodotti con l’azienda di design Artek, fondata dallo stesso Studio. Tra i contributi più iconici dello studio di Alvar Aalto esposti in mostra, spicca la Casa sperimentale sull’isola di Muuratsalo in Finlandia, una residenza estiva concepita con diverse tipologie di mattoni e ceramiche. Spazio anche alla Casa del Popolo di Jyväskylä, alla Biblioteca di Viipuri, al celeberrimo Sanatorio di Paimio che ha consacrato lo studio alla fama internazionale, e all’iconica Villa Mairea a Noormarkku, tra le architetture simbolo del XX secolo. Non mancano poi i progetti realizzati fuori dalla Finlandia, come la Chiesa e centro parrocchiale di Riola di Vergato, in Italia, e i dormitori del MIT a Cambridge, in Massachusetts.

Anche il progetto di allestimento contribuisce a offrire varie chiavi di lettura. Ispirato alla Casa sperimentale sull’isola di Muuratsalo – edificio senza fondamenta che poggia sulle rocce sottostanti – è stato pensato per non produrre rifiuti, con mattoni assemblati a secco che a fine mostra saranno riconsegnati ai produttori per essere utilizzati nell’edilizia. Per il Maxxi, un evento significativo, come spiega Lorenza Baroncelli, direttore Maxxi Architettura. «Oltre a essere un’occasione per esplorare il lavoro dei celebri architetti finlandesi, questa mostra segna per il museo l’inizio di una riflessione più strutturata sul design. A partire dalla nascita della nuova Collezione di Design del Maxxi, che si concentrerà in particolare sulla scena contemporanea».

Ad arricchire l’itinerario della mostra anche il progetto fotografico FPO (For Position Only) di Ramak Fazel, che raduna scatti che immortalano le architetture del team finlandese.

A completare il percorso è infine l’esperienza immersiva nell’ambiente VR del videogioco Hide and Seek in Architecture, realizzato anch’esse dallo studio Space Caviar.

alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
alt tag alvar aalto
Alvar Aalto al MAxxi . Foto © Fabiana Cambiaso – Target Lab Ets
La dimensione “umana” dell’architettura di Alvar Aalto..a cura di Fabiana Cambiaso -Target Lab Ets ultima modifica: 2024-01-14T09:15:14+01:00 da Target Lab Ets