
“La foto del giorno” di venerdì 30 maggio 2025 dal titolo “Quando ti proteggi dalla vita” è di Federica Mastrodonato, commento di Giuliano Bertazzoni. Rubrica a cura di Alessandro Lisci. Invia la tua foto del giorno al whats app 3316379346 o alla mail alessandrolisci@yahoo.it.
Rubrica in collaborazione con Lettere Caffè -Via San Francesco a Ripa, 100/101 Rome, Italy mob (+39) 340 004 4154 -info@letterecaffe.org
Il commento
L’immagine rappresentata in questa foto ritrae un contesto urbano. In primo piano vicino al muro sono tre ombrelli aperti e inclinati per fornire riparo; sotto gli ombrelli ci sono valige e oggetti personali: qualcuno sta riparando (“proteggendo”, in linea col titolo) sé e tutte le sue cose. La foto è in bianco e nero e questo aumenta l’importanza della luce e delle ombre, esalta il contrasto e il texture.
Non è “distratta” dal colore, forse può essere meno immediata, ma è più realistica e delicata insieme e, data l’immagine rappresentata, può essere anche più drammatica: descrive un senso di solitudine e di emarginazione caratteristica delle persone senza fissa dimora. Il b/n rafforza l’atmosfera malinconica e concentra l’attenzione di chi osserva su quanto nascosto dagli ombrelli.
Sul lato sinistro della foto si intravedono auto moto e persone in fondo: una vita che continua forse anche indifferente, nonostante l’immagine in primo piano.
Si rende esplicito un contrasto tra i due tipi di vita: chi ha un ruolo, uno scopo nella quotidianità della vita e chi invece ha giornate tutte uguali ove l’unico scopo è difendersi, sopravvivere, passare il tempo (e la vita). E’ la giornata di chi si deve difendere per sopravvivere.
Dal punto di vista tecnico:
Composizione: ombrelli sul lato destro dell’immagine, principalmente del terzo inferiore destro (ma non solo) e questo è l’oggetto principale; spazio vuoto a sinistra e dietro. Questo assetto conferisce creatività ed è coerente col significato della foto.
Linee: marciapiede e palazzo guidano l’occhio verso il fondo della foto; sul lato sinistro oggetti della società che produce (moto, macchine) in fondo visibili umani in movimento. Queste linee creano profondità e rendono dinamica la scena.
Prospettiva: l’inquadratura diagonale da profondità e rafforza l’interpretazione della distanza tra il soggetto che si nasconde dietro gli ombrelli ed il resto del mondo che vive e che non ha bisogno di “protezione”.
Luce: è naturale, diurna con contrasti soft e assenza di ombre nette: è una luce delicata come delicato è il tema rappresentato.
Esposizione: bilanciata; non ci sono aree troppo scure né il bianco dominante brucia l’immagine. Il bianco/nero enfatizza un contenuto emotivamente forte e mette in evidenza texture e contrasti senza spingersi troppo. L’effetto è pacato anche se la gamma tonale dal bianco al nero è ricca: si va dal bianco tenue del palazzo al nero profondo degli ombrelli passando per le varie sfumature del grigio. Rispetto alla foto a colori quella in bianco nero ha una forza minore (il colore da informazioni che il b/n non da); questo contesto così rappresentato prende forza dal significato, dal messaggio che scaturisce.
Tutto è nitido: sicuramente per l’utilizzo di un diaframma chiuso che aumenta la profondità di campo.
La Foto è quasi minimalista: pochi elementi, ma c’è tutto.
Gli spazi volutamente vuoti separano due mondi e mettono in evidenza l’isolamento del soggetto. Il fotografo ha sfruttato questa scena per costruire un messaggio forte.
Stimolante (anzi veramente intrigante) la proposta di Federica: se coloriamo la foto “con gesti d’amore” ognuno di noi quali colori userebbe?
© 2025 Giuliano Bertazzoni

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Giuliano Bertazzoni nota bio
Giuliano Bertazzoni nasce a Milano nel 1950.
Laureato in Medicina e Chirurgia alla Sapienza di Roma nel 1975, ha prestato servizio come Direttore della Unità Operativa Complessa di Medicina d’Urgenza del Policlinico Umberto 1° di Roma dal 1991 al 2021.
Una volta in quiescenza ha appeso al chiodo il fonendoscopio portato per 50 anni circa e ha indossato la tracolla della Nikon: così è esplosa la passione per la fotografia, passione sempre avuta e poco praticata nel corso della vita professionale.
La comunità del Policlinico è stata sostituita dalla comunità dei fotografi; i congressi, le lezioni, le esercitazioni, i meeting sono stati sostituiti dai corsi di fotografia, workshop, mostre e concorsi (fotografici).
Due sentimenti sono rimasti in comune tra il lavoro di ieri e l’hobby di oggi: la passione e l’emozione. Da Aprile 2025 è iscritto a Target Lab Ets- Laboratorio Sperimentale di Fotografia e Comunicazione.
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Editing fotografico a cura di Alessandro Lisci – Target Lab Ets
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