FCA verra’ fusa con un gigante del settore o venduta tout court ?
FCA quale sarà il suo futuro? Sono passati 11 anni da quando Sergio Marchionne ha assunto il comando dell’azienda. Encomiabile il lavoro svolto fino ad oggi. Sergio Marchionne ha salvato prima Fiat; poi è riuscito a comprare Chrysler a costo zero; ha salvato Chrysler; ha fuso le due aziende ed ora sta tentando di costruire un gruppo mondiale in grado di competere con i colossi del settore come Toyota, Volkswagen e General Motors.
Tuttavia, il settore è tra i più difficili e competitivi al mondo. FCA oggi quota circa due/tre volte l’EBITDA (margine lordo), contro valutazioni decisamente superiori dei giganti del settore. Perché? FCA non ha ad oggi le economie di scala necessarie per sostenere il massiccio volume di investimenti per concorrere adeguatamente.
Gli analisti sanno perfettamente che, nonostante i progressi industriali, FCA non riesce a ripagare gli investimenti fatti all’ interno di un ciclo economico completo. Di qui lo sconto in termini di valutazione. Come si può vedere dal grafico degli ultimi 15 anni, il titolo fornisce grandi exploit ciclici per poi fare i conti con i problemi summenzionati.
Lo scorso 27 gennaio Sergio Marchionne ha aggiornato il piano industriale al 2018 e ha disegnato la strategia di FCA per il prossimo futuro. Tre sono i problemi del settore auto in questo momento
- Il raggiungimento di economie di scala (almeno 10 milioni di autovetture vendute annue)
- Leggi sempre più stringenti relativi alle emissioni di anidride carbonica
- Gli sviluppi tecnologici che porteranno all’ introduzione della cosiddetta “auto che si guida da sola” entro il 2020.
Dalle indicazioni emerse a fine gennaio FCA, sembra intenzionalmente ignorare questi trend futuri, concentrandosi totalmente sul successo delle vendite americane di Jeep e non perdendo tempo e soldi nell’ investire sull’ auto elettrica o sull’ auto che “si guida da sola”. A chi glielo fa notare, Sergio Marchionne risponde che per ora chi investe nell’ elettrico perde solo soldi e che il petrolio probabilmente rimarrà con quotazioni molto contenute per i prossimi 10 anni. Ciò vale per il futuro più prossimo, ma fra 5-10 anni, questa strategia di massimizzazione del presente, potrebbe rivelarsi un boomerang.
Forse FCA, http://www,fcagroup.com, preferisce massimizzare i ritorni del piano industriale e delle stock options dello stesso Sergio Marchionne fino al 2018, in modo da poter negoziare da posizioni di forza una fusione con uno dei giganti del settore, se non addirittura una vera e propria vendita tout court dell’azienda, risolvendo in un solo colpo i problemi di competitività di FCA. Che cosa succederà?
Articolo di Andrea Vedovati