Olimpia Troili, difendo gli interessi della Regione Lazio e di Roma

Olimpia Troili, con il fioretto difendo gli interessi della Regione Lazio, di Roma e dell’Europa.

Olimpia Troili, classe 1987, due lauree Filosofia e  Sviluppo e Cooperazione Internazionale , presidente dell’associazione Alternativa Europea dal 2012http://www.alternativaeuropea.eu/, organizzazione federalista composta da studenti universitari, neolaureati e giovani professionisti. Ex atleta delle Fiamme Gialle, ha totalizzato molte medaglie nella scherma nella disciplina fioretto, attualmente lavora presso il Consiglio Regionale del Lazio, dopo una intensa esperienza al Parlamento Europeo di Bruxelles. Olimpia Troili, si racconta ad RomaOggi.eu, e lancia le sue idee per la capitale e per l’Europa.

Olimpia Troili

La sua associazione ha partecipato alla campagna JEF Europe ‘Don’t touch my Schengen’ ovvero Schengen non si tocca, con quale intento?

La campagna “Don’t touch my Schengen” organizzata da JEF Europe, è una campagna di carattere europeo svoltasi a livello transnazionale con l’intento di salvare il Trattato di Schengen. L’allarme terrorismo, infatti, insieme alla cattiva gestione della crisi dei migranti hanno portato parte dell’opinione pubblica europea e alcuni Governi a mettere in discussione e, in alcuni casi, addirittura a sospendere unilateralmente Schengen. Non si tratta solo una questione di numeri.  Ogni giorno sono circa 3,5 milioni coloro che attraversano le frontiere tra i 22 stati membri dell’Unione europea più Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda grazie al Trattato. I beni e servizi che vengono scambiati all’interno dell’area Schengen quotidianamente valgono circa due miliardi di euro ma la questione non si esaurisce qui, ad essere in discussione è la nostra libertà di movimento. Quello che è in atto è un attentato a quello che è stato considerato per anni un processo irreversibile, una delle principali realizzazioni dell’Unione europea. Lo spazio Schengen oggi permette di viaggiare senza restrizioni all’ interno di un territorio costituito da 26 paesi, in cui vivono 400 milioni di cittadini. Si tratta di una questione di grande importanza soprattutto per la mia generazione, noi infatti siamo collettivamente il risultato di ciò che Schengen ha prodotto.

Lei ha solo 28 anni, parla cinque lingue, due lauree e gia molti incarichi all’attivo, da dove le arriva tutta questo lavoro ed impegno?

Credo nella determinazione. Ho sempre creduto nel primato della volontà, non a caso il mio motto è “Chi vuole può!”

Da due anni al Consiglio Regionale del Lazio, in cosa si sta impegnando attivamente a livello regionale?

Gli impegni sono stati molteplici, dalla nuova programmazione dei fondi strutturali europei destinati al Lazio all’accesso ai bandi del nuovo POR-FESR da parte dei professionisti, alla proposta di legge per la valorizzazione delle eccellenze sportive regionali. La riqualificazione, in occasione dell’anno giubilare, della Via Francigena nel Sud. La campagna “Io amo la vita” da portare nelle scuole insieme al Capo Gruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti,  Michele Baldi e al luminare in neurochirurgia, Giulio Maira, per diffondere la conoscenza tra i ragazzi dei rischi derivanti dall’ utilizzo di alcool e droghe sul cervello in età minorile. All’ attivo stiamo preparando una nuova proposta di legge sulla trasparenza e sulla governance delle lobbies, un’innovazione assolutamente necessaria dal punto di vista legislativo che sarà utile a tutti i cittadini per riuscire a vederci più chiaro nei rapporti tra politica economia.

Olimpia Troili
Olimpia Troili

Da giovane donna  tutti giorni al lavoro nella gestione della cosa pubblica, che cosa le piacerebbe realizzare per la sua città?

Questa città ha un potenziale inestimabile eppure sembra addormentata, quasi ripiegata su se stessa. Ci vuole uno sforzo di rianimazione che vada oltre la mera gestione dell’esistente, che pure deve essere svolta efficacemente. C’è bisogno di un nuovo progetto collettivo per questa città. Occorre tornare a pensare al futuro oltre che al passato. Cosa vuole diventare Roma ad esempio nel 2020, oppure guardando ancora oltre, tra 20 anni? E’ questo che occorre chiedersi. In particolare per giovani e donne occorre innanzitutto “sprovincializzare” l’economia rendendo di nuovo la città foriera di opportunità. Occorre che Roma diventi la capitale dell’innovazione con cluster teconologici che sappiano tradurre i risultati della ricerca in prodotti concreti. In questa chiave sono molto importanti le università. Roma deve tornare ad essere accogliente con le donne, ad essere capitale delle pari opportunità al pari di altre città europee. Ci sarebbero delle misure da adottare subito e a costo zero in tal senso ma le precedenti amministrazioni sembrano non avere avuto questa sensibilità. Le donne dovrebbero mettersi insieme e proporre un’agenda al femminile per Roma al nuovo sindaco.

Un momento difficile per la politica nel nostro paese con  le comunali 2016 alle porte, Olimpia Troili che impegno si prende per difendere, con o senza fioretto, e fare gli interessi di Roma e della sua comunità?

Contribuire a migliorare Roma è comunque un atto d’amore dovuto, un omaggio a questa grande città che anche nelle difficoltà e con tutti i suoi difetti continua a darci tanto. Occorre impegnarsi in prima persona per la propria comunità, in modalità e forme certamente diverse ma bisogna metterci la faccia perché questa città è stanca di chi dice che è sempre colpa di qualcun altro. Occorre un’amministrazione di qualità  che smobilizzi la città dal torpore in cui si trova. Solo un’adeguata compagine con grande senso di responsabilità, amore e conoscenza della città e dei suoi problemi e buona volontà, perché non sempre sarà facile, potrà cominciare l’opera di risanamento di questa città la cui grande bellezza è stata deturpata dal consociativismo e dal malaffare.

Intervista di Antonietta Di Vizia

Olimpia Troili, difendo gli interessi della Regione Lazio e di Roma ultima modifica: 2016-03-30T14:54:34+02:00 da Antonietta Di Vizia