Luci della Ribalta di Chaplin, spettacolo di pura poesia al Teatro Quirino fino al 12 febbraio
Amore vero, altruismo, gioia di vivere, ma anche leggera malinconia, gli ingredienti dello spettacolo Luci della ribalta in scena al Quirino, http://www.teatroquirino.it. Un evento culturale-teatrale e meta-cinematografico che si avvale di un grande cast – Antonio Salines (nel ruolo di Calvero), Marianella Bargilli (Teresa), Lino Spadaro ( Postant/Clown), Renata Zamengo (Signora Alsop),Orazio Stracuzzi (Dottorer/Lecter), Riccardo De Francesca (Freddy), Luigi Biava – una regia prestigiosa Giuseppe Emiliani e l’adattamento teatrale di Eleonora Zacchi.
La trama dello spettacolo narra la storia di un famoso clown in declino, Calvero, e del suo incontro con una bella e sfortunata ballerina, Teresa. I due, vicini d’appartamento, si incontrano, lui le salva la vita a seguito di un tentato suicidio e, accogliendola in casa, con pazienza e dedizione riesce a restituirle la fiducia in sé e il recupero dell’uso delle gambe. Entrambi, insieme, saranno capaci di riappropriarsi della loro esistenza e del successo, secondo una straordinaria parabola sull’altruismo, la fiducia e il coraggio. Teresa tornerà ad essere una grande ballerina e anche Calvero dopo tante vicissitudini tornerà a ritrovare egli stesso una ragione di vita e il successo. Lei si innamorerà di lui e sarà amore vero. La rappresentazione scenica, definibile pura poesia, offre al pubblico la possibilità di lasciarsi coinvolgere da una storia colma d’amore vero, paure, voglia di vivere e di riscatto, delusioni, sogni, necessità di trovare senso alla vita, e passione per il palcoscenico. L’esito è uno spettacolo divertente e nello stesso tempo commovente connotato da un dinamiche e suggestive scenografie multimediali e musiche suggestive. Eccezionali i protagonisti!
“Sarà come vedere – sottolinea il regista di Luci della Ribalta, Giuseppe Emiliani – una vecchia pellicola in bianco e nero in cui inaspettatamente irrompe, all’improvviso, il colore perché si accendono le luci della ribalta. E tutto, quasi per magia, si trasforma: la realtà riscopre la poesia, il divertimento, la leggerezza. E chi assiste assapora il coraggio di commuoversi. Quando sulla ribalta si spegneranno le luci sull’ultimo ballo di Teresa restituita alla vita e all’arte da un atto d’amore puro e generoso di Calvero, resterà la sensazione forte che l’immaginazione è il più grande giocattolo della felicità. Solo l’immaginazione e la fantasia creatrice accendono il desiderio e restituiscono il senso della vita, alimentano il fuoco sotto la cenere. Perché, in fondo, pur nelle angosce e le difficoltà del quotidiano, quando ogni speranza sembra solo una remota possibilità, un irraggiungibile approdo, la fantasia ci offre la consapevolezza che nulla finisce, cambia soltanto”.
Rossella Ronconi
