Al Vinitaly le Cantine Lupo tra le eccellenze della regione Lazio

Successo al Vinitaly 2017 per  le Cantine Lupo, per i vini del Lazio export in aumento.
Al via la  51ª edizione di Vinitaly a Verona , il più importante appuntamento dedicato al mondo del vino e dei distillati in programma dal 9 al 12 aprile 2017. 130mila mila i  visitatori attesi e più di 4.100 espositori concentrati in quattro giorni di manifestazione, un padiglione dedicato alla regione Lazio dove è possibile fare un vero viaggio alla scoperta delle eccellenze vitivinicole della regione. Un padiglione esclusivo di 1.800 metri quadrati, targato Arsial, Agrocamera, le strade e i consorzi del vino, Unioncamere Lazio, camera di commercio di Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo e, naturalmente i produttori.
Cresce in questa edizione la partecipazione dei produttori del Lazio al Vinitaly nel 2013 erano 51, nel 2017 siamo arrivati a 65, segno che aumenta la fiducia e la voglia di partecipazione, ma anche la qualità dei prodotti. Crescono le esportazioni. Gli ultimi dati confermano un trend di aumento dell’export, in particolare verso i paesi extra-Ue. Dati confortanti che fanno ben sperare, ma per saperne di più quest’anno raccontiamo del vino del Lazio grazie alle Cantine Lupo e al lavoro del produttore Antonello Lupo:
 Le  “Cantine Lupo”e il Vinitaly, un connubio ormai consolidato?
“Direi senz’altro di si. Partecipiamo al Vinitaly dal 2009 ed ormai questo rappresenta per noi un appuntamento imperdibile. Dal Vinitaly abbiamo ottenuto sinora tantissimo: il confronto con i colleghi, la possibilità di entrare in contatto con moltissimi appassionati e con i buyer. Qui a Verona abbiamo costruito negli anni gran parte della nostra rete vendite, in particolar modo del nostro settore estero. E poi c’è quella speciale magia che avvolge Verona nei giorni della fiera e che la rende ancora più bella e speciale e che ci ha spinto quest’anno a partecipare a Vinitaly and the city, una manifestazione collaterale alla fiera che si svolge in centro a Verona e che ha lo scopo di avvicinare proprio il mondo degli appassionati del vino”.
Il vino del Lazio e soprattutto quello dell’agropontino cresce in consensi e vendite, è cosi? “Il vino del Lazio sta facendo enormi passi avanti. I riscontri sono tangibili anche in termini di riconoscimenti, specialmente quelli derivanti dal mercato. Ad esempio, i vini del Lazio sono tornati ad avere uno spazio significativo nelle carte dei ristoranti di Roma (dopo essere stati relegati ad occupare ruoli decisamente marginali). Nel nostro caso poi la soddisfazione è doppia: da un lato vediamo la risposta estremamente positiva del nostro territorio di provenienza, dall’altro ci gratifica enormemente l’apprezzamento dei mercati esteri, in Europa e nel resto del mondo (le nostre esportazioni sono attualmente verso molti paesi europei oltre a Stati Uniti, Giappone e prossimamente la Cina).
Che cosa proponete a questa 51 edizione del Vinitaly? “In questo Vinitaly proponiamo l’intera gamma dei nostri prodotti, tra i quali: il Terra Marique 2016 (un bianco ottenuto da uve vermentino), i nostri rossi Primolupo 2015 (da uve merlot) e Syranto 2015 (da uve syrah), nonché il nostro Perseide 2013 (un blend molto particolare di tannat e petit verdot). In aggiunta, quest’anno avremo in anteprima il nostro Cesanese 2014: un vino che tra circa un mese sarà sul mercato e che ci ha già dato grandissime soddisfazioni”.
In che modo le Cantine Lupo si distinguono dalle altre produzioni della regione? Ogni cantina cerca, con i propri mezzi e secondo la propria filosofia, di andare incontro ad i consumatori e di proporsi sul mercato. Non saprei dire in che modo siamo diversi dagli altri: posso dire senz’altro che il nostro percorso è volto ad un costante e continuo miglioramento di ogni parte del processo produttivo. Come ripete sempre il nostro enologo interno Vittorio Fiorelli, fare il vino significa avere mille piccole accortezze: ciascuna di queste è fondamentale affinché il prodotto possa tendere all’eccellenza. Con altre parole, dice sostanzialmente la stessa cosa il nostro enologo esterno Franco Bernabei (personalità indiscussa nel panorama enologico italiano ed internazionale): la maggior parte di ciò che porta ad ottenere il vino è assolutamente incontrollabile (il territorio, il clima e tante altre cose sfuggono alla nostra influenza) ed è per questa ragione che per il dieci per cento che possiamo controllare dobbiamo essere assolutamente perfetti”.
Qual è il vostro prodotto di punta, quello che piace di più? “Siamo una piccola cantina del Lazio ed abbiamo iniziato a proporre vini con un ottimo rapporto prezzo qualità ed in grado competere con vini provenienti da regioni molto più blasonate della nostra dal punto di vista vitivinicolo. È per questa ragione che siamo particolarmente soddisfatti del risultato dei nostri vini di punta che si contraddistinguono per un processo di affinamento molto più lungo e ricercato. Mi riferisco in particolare al nostro Perseide che riscuote sempre maggiore successo e che è divenuto ormai il vino della casa di tanti clienti della nostra enoteca Bancovino a Roma: per molti di loro il Perseide è diventato un vino di riferimento tanto è vero che ad annata esaurita ci chiedono ma avete allora un vino Stile-Perseide??Oltre al Perseide, crediamo che il Cesanese ci darà grosse soddisfazioni… ma per questo occorrerà aspettare ancora qualche settimana”.
Intervista di Antonietta Di Vizia
Al Vinitaly le Cantine Lupo tra le eccellenze della regione Lazio ultima modifica: 2017-04-09T17:00:15+02:00 da Antonietta Di Vizia