I turbamenti erotici di Lulu al Teatro dell’Opera secondo Kentridge

Una scena firmata da William Kentridge per "Lulu" al Teatro dell'Opera

Lulu di Alban Berg, tra i capolavori dell’avanguardia musicale del Novecento, va in scena al Teatro dell’Opera dal 19 maggio con la regia firmata da uno straordinario artista contemporaneo, il sudafricano William Kentridge che ratifica la sua ammirazione per Roma dopo aver realizzato sui muraglioni del Tevere “Triumphs and laments” un fregio monocromatico di 550 metri  che esplora la storia della città dalla mitologia ai giorni nostri.  La storia di Lulu trae spunto da due lavori del drammaturgo tedesco Frank Wedekind, Lo spirito della terra e Il vaso di Pandora e racconta di una giovane adolescente i cui turbamenti erotici si manifestano attraverso una serie di vicende dagli intrecci complessi, e di incontri con personaggi oscuri, emblema delle debolezze e delle paure dell’uomo.

William Kentridge davanti al murales sulle sponde del Tevere

William Kentridge,  si misura con Lulu confrontando la propria cifra stilistica con l’immaginario figurativo dell’espressionismo tedesco, che ispira le prospettive sghembe della scena di Sabine Theunissen e i disegni dello stesso Kentridge. La potenza figurativa di questa Lulu, ispirata al cinema muto degli anni ’20 e accompagnata per tutta la sua durata dai video realizzati da Catherine Meyburgh, è tutta incentrata sulla protagonista dell’opera di Berg. Lulu secondo Kentridge è una bambola succube che attraversa nel suo viaggio verso le profondità oscure dell’esistenza un mostruoso campionario di umanità, di cui sembra apparentemente esserne carnefice, ma di cui in realtà si rivelerà vittima.“L’oggetto del desiderio – spiega l’artista sudafricano – non ha niente a che fare con la nudità e la sensualità, ma ha a che fare con tutto ciò che scatena un’ossessione: a volte proprio l’indifferenza mostrata dall’oggetto del desiderio può diventare essa stessa la cosa più irresistibile. Che cosa si deve fare per cercare di sfondare quel muro? Ignorarla può essere tanto ossessivo ed eccitante quanto desiderarla”.

Kentridge per le scenografie ha realizzato disegni a inchiostro facendolo correre come fosse sangue, il sangue dell’accoltellamento di Lulu nell’epilogo della storia. “Questa è una vicenda intrisa di violenza – sottolinea l’artista – nella quale tutti muoiono drammaticamente: l’inchiostro mi è parso lo strumento giusto per descrivere questa furia carnale”.

Il nuovo allestimento della Lulu è una coproduzione del Teatro dell’Opera http://operaroma.it con il Metropolitan di New York, dell’English Naztional Opera e del De Nationale Opera di Amsterdam, e  sarà diretto dal maestro Alejo Pérez con il soprano  svedese Agneta Eichenholz nel ruolo della protagonista principale. Lulu si replica fino al 30 maggio.

I turbamenti erotici di Lulu al Teatro dell’Opera secondo Kentridge ultima modifica: 2017-05-13T07:25:34+02:00 da Ottavio Direnzo