Il museo condominiale di Tor Marancia, unico nel suo genere e nel mondo, rappresenta la naturale evoluzione del progetto Big City Life. Attraverso lo stile narrativo asciutto delle fotografie di Ester Fiorito scopriamo la realizzazione di 22 opere murali sulle facciate degli edifici di proprietà Ater nel lotto 1 di Tor Marancia a Roma, conosciuto presso i residenti “Piccola Shanghai” per via degli allagamenti a cui era soggetto frequentemente.
Big Life City è stato anche selezionato all’interno dei progetti del Padiglione Italia alla 15° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia che ha per tema “Taking Care – Progettare per il bene comune”, la cui inaugurazione si terrà il 27 maggio. Tutte le opere traggono spunto dalla storia del quartiere, dagli abitanti e dalle loro vite. Il primo disegno realizzato nel maggio 2014 è intitolato Seth e Il Bambino Redentore, ben visibile dalla strada principale raffigura un bambino di spalle che si sporge verso l’interno del quartiere, come se invitasse i passanti a scoprire le opere che Tor Marancia custodisce.
Big city life è nato nel 2014 grazie a un Protocollo d’Intesa fra l’Ater del Comune di Roma, l’Associazione Culturale 999 e il Municipio VIII e ha coinvolto, con un approccio partecipato, gli abitanti del quartiere di Tor Marancia. Il protocollo è stato pensato con la convinzione che l’arte pubblica possa essere un elemento integrante della rigenerazione dell’edilizia residenziale pubblica e della crescita culturale del suo tessuto sociale.
Ater ha messo a disposizione dell’Associazione Culturale 999 le facciate di 11 edifici di sua proprietà del lotto 1 di Tor Marancia dove 22 artisti provenienti da dieci Paesi diversi hanno realizzato le loro opere, trasformando il quartiere nel primo museo condominiale al mondo visitato da migliaia di visitatori.
Redazione