Al via il progetto #lartenonsiarrende a cura di Emanuela Scanu, psicologa e scrittrice che in questi giorni di pandemia ha sostenuto con riflessioni e frasi motivazionali molte persone sul web.
“Sono stati due mesi lunghi e sebbene fra qualche giorno si allenterà un po’ la presa dovremo imparare a convivere con una realtà invisibile quanto subdola. Nulla sarà come lo abbiamo lasciato il 9 marzo scorso. In questo tempo ognuno di noi ha gestito con le proprie risorse la lontananza dagli affetti, l’impossibilità a frequentare luoghi cari, il non poter condividere le esperienze se non davanti ad uno schermo.
So per certo che dopo un primo momento di spiazzamento e rilassamento, perché c’è stato anche quello, tutti abbiamo cercato una qualche forma di normalità in un quotidiano che di normale non aveva quasi più nulla. Ci siamo scoperti panettieri, pizzaioli e pasticceri. Alcuni hanno riscoperto che non c’è nulla di noioso nel silenzio o nella lettura di un libro e che in fondo fare un po’ di attività fisica non è così male! Insomma ognuno ha cercato di trovare il bello in quello che aveva attorno.
Ci sono persone per le quali la ricerca del bello è inscindibile dalla vita stessa e questi sono gli artisti. Nella mia cerchia di amici ci sono pittori, scultori design di gioielli, stilisti. Ad ognuno di loro ho chiesto una riflessione su questo periodo e la possibilità di condividere con me ed il mio pubblico un’opera creata proprio in questo momento buio”. Scrive la Dottoressa Scanu.
Dal mese di maggio ha chiesto il contributo di amici artisti con l’obiettivo di condividere i sentimenti che animano ognuno di noi in questo particolare periodo attraverso varie forme di arte.
Emanuela Scanu sottolinea:“L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni. (Pablo Picasso) Questa frase mi è piaciuta alla prima lettura e si adatta perfettamente allo scopo di questa pagina. L’arte va condivisa. Non si condividono solo colori e forme, ma principalmente stati d’animo in cui ognuno può ritrovarsi. Sensazioni come la paura, l’isolamento, le insicurezze, ma anche la speranza…Ecco quindi che in questo periodo buio gli artisti si rivelano preziosi per esprimere quello che la gente comune non è capace ad esprimere”.
Numerosi gli artisti che hanno già aderito come Massimiliano Ferragina che a proposito di pandemia scrive:
“C’è differenza tra l’essere solitari e la solitudine. La prima è cercata, voluta, è una scelta, quasi una necessità. La seconda è una forzatura, una costrizione, provocata non ricercata. L’artista vive momenti da solitario, gli sono utili per attivare, esprimere, fare spazio al processo creativo, ma la solitudine certo non gli fa bene. L’artista, come lo intendo io, vive in mezzo agli altri, non li distanzia, si nutre della vita nella sua comunità, ne osserva linguaggi, comportamenti, attitudini, ne fa tesoro, elementi che rappresentano fonte inesauribile per la personale ricerca, nella maggior parte delle volte questi elementi diventano la sua arte….”
E se dobbiamo creare un nuovo modo di vivere cosa c’è di meglio che mettere in primo piano la bellezza che l’arte è così brava ad esprimere?
Dal blog www.esimmaginecom