Barche abbandonate…

Suggestioni dal litorale a Torvajanica di Roma

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Barche abbandonate © Aberto Greco

La foto del giorno” di sabato 13 Marzo 2021 dal titolo “Barche abbandonate” ci è stata inviata dal nostro lettore Alberto Greco, che l’ha realizzata a Torvajanica di Roma..

Il commento di Pina Ianiro

Si arriva all’infinito passando dal mare al cielo attraverso la linea dell’orizzonte.

Non stanca lo stesso luogo quando, lo stesso luogo, è un orizzonte e se c’è il mare, l’orizzonte sembra parlare con la sua voce attraverso l’andirivieni delle onde che in questa foto rievoca un sussurro, ma che sa brontolare in giorni agitati e cantare nei pomeriggi estivi al tramonto.

Capita di avere bisogno di staccare dal mondo e da tutto e tutti, il mare è il luogo migliore dove fuggire per perdersi e ritrovarsi.

Passeggiare respirando a pieni polmoni l’aria salmastra, sentendo di fianco un compagno che promette la libertà dei gabbiani, aiuta a riprendere per mano la nostra stessa vita per invitarla a planare con noi, alleggeriti per un po’ dalle zavorre del quotidiano incedere.

Restare seduti in silenzio a contemplare l’orizzonte ci svuota dagli scarti di pensieri tossici e ricrea spazio incontaminato, terra vergine da coltivare ex novo.

Alberto Greco ci sta parlando di questo nel suo scatto rubato in un pomeriggio invernale sulla spiaggia di Torvajanica, ci riesce con un’inquadratura precisa che mette in evidenza il punto dell’orizzonte che si allontana dal primo piano per assumere una prospettiva che parli di infinito. Cerca e trova il contrasto tra le nuvole che chiudono una parte dell’immagine riflettendosi sulla superficie del mare e l’altra metà dell’immagine in cui la luce del sole che filtra tra le nuvole e l’azzurro del cielo, regalano una sensazione di quiete. Per continuare a dialogare con chi osserva il suo scatto suggestivo, Alberto Greco non abbandona l’intento di rappresentare il lato più umano e drammatico, suggerito dalla presenza di tre relitti abbandonati sulla spiaggia. Sono proprio quelle tre imbarcazioni sgangherate a rappresentare le difficoltà del viaggio -il nostro-, oltre a rappresentare tutto quello che a volte siamo costretti e altre vogliamo, buttarci alle spalle per proseguire.

Il mare è una finestra aperta sulla vastità della nostra anima. Dovrebbe essere prescritto come terapia quando si è in un momento difficile.

Pina Ianiro ©

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Barche abbandonate © Aberto Greco

La foto del giorno è la rubrica di Alessandro Lisci su   www.Romaoggi.eu .  Invia la tua foto del giorno con un commento al whatsapp 3316379346 oppure alla seguente mail: alessandrolisci@yahoo.it.

Visita il sito  : www.alessandrolisci.com

Pina Ianiro  nasce a Caserta, laureata in Sociologia. Vive a Roma e lavora come editor anche se preferisce definirsi “curatrice di manoscritti” e porta avanti la sua passione per la letteratura e l’arte. Ha pubblicato i romanzi:“Il cubo bianco” (Giulio Perrone LAB), “Quanto ci mette la neve a cadere” (L’Erudita) e una raccolta monografica di racconti e poesie “Amore: maneggiare con prudenza” (L’Erudita). Oltre che autrice è ghostwriter. Gestisce il blog pinaianiro.blogspot.com.

Barche abbandonate… ultima modifica: 2021-03-13T08:12:00+01:00 da Alessandro Lisci