IL TEATRO DI GEPPY GLEIJESES nelle fotografie di TOMMASO LE PERA

Fotografia e teatro d'autore

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Si è tenuta al Teatro Quirino di Roma la presentazione del nuovo libro del maestro Tommaso Le Pera ” Il teatro di Geppy Gleijeses, nelle fotografie di Tommaso Le pera” edito da Manfredi Edizioni.

Ne hanno parlato con Geppy Gleijeses e Tommaso Le Pera rappresentando le proprie testimonianze Andrea Bisicchia, Liliana Cavani, Emilia Costantini e Masolino D’Amico. 

Tra gli innumerevoli ospiti presenti in sala anche Lucia Poli, Marisa Laurito e Yari Gugliucci 

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Emilia Costantini, Tommaso Le Pera e Gerry Gleijeses al Teatro Quirino © Alessandro Lisci – Target 

Introduzione di Tommaso Le Pera

Quando nel 1980 capitai per caso al Teatro Valle per scattare qualche immagine de Il Voto di Salvatore Di Giacomo con la regia di Virginio Puecher, confesso che all’epoca avevo solo sentito parlare di Pupella Maggio.

Sapevo tutto di lei, pur non conoscendola personalmente. Poi, siamo diventati amici. Scorrendo oggi i nomi sulla locandina, mi rendo conto che tutti quelli che facevano parte della compagnia erano attori già noti e affermati.

Vedendo lo spettacolo mi colpì però non Pupella, bensì un giovane attore di bella presenza che recitava con una padronanza e una sicurezza che rasentava la spavalderia. Seppi poi che quel ragazzo di venticinque anni era non solo il protagonista principale ma addirittura il produttore dello spettacolo. La sua forte personalità mi incuriosì e cominciai a seguire il suo percorso artistico. L’anno dopo, e quello dopo ancora, Geppy fece ditta con Luigi De Filippo e, ovviamente, non persi l’occasione. I personaggi da lui interpretati nelle tre commedie, Nicola in Don Rafele ‘o trumbone, Pascuttella in Cupido scherza e spazza e Beb. in Quaranta, ma non li dimostra, diversissimi tra di loro, sembravano essere stati scritti appositamente per lui tale era la naturalezza delle sue interpretazioni. Cominci. cos. la nostra collaborazione. Geppy mi chiam. per fotografare i suoi spettacoli e potei constatare che anche i ruoli seri o drammatici erano nelle sue corde. Testi come La cintura di Moravia, A porte chiuse di Jean-Paul Sartre, Il malinteso di Camus, Arancia meccanica di Burgess forse non avrebbero potuto avere attore migliore e mi resi pure conto, fotografando, per esempio, La Palla al piede di Feydeau o L’Ispettore generale di Gogol, che la sua comicità era senza clichè, non derivava solo da quella partenopea ma poteva variare a seconda dei testi e dei ruoli. Capacità non comune a molti suoi colleghi.

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Tommaso Le Pera , Gerry GleiJeses e Liliana Cavani al Teatro Quirino © Alessandro Lisci – Target

Ha lavorato sempre con grossi calibri della scena italiana, sia colleghi che registi, ma questo, sempre restando nell’ambito del reciproco rispetto, non ha mai influito nè tantomeno impedito che le sue decisioni, se ritenute legittime e motivate, prevalessero su tutto, anche a costo di furibonde discussioni. E a qualcuna di queste ho assistito personalmente con indicibile imbarazzo e ansia. Una per tutte (non potrà mai scordare) durante la prova generale di Arancia meccanica nell’estate del 1991.

alt tag tommaso le peraLiliana Cavani e Masolino D’amico al Teatro Quirino © Alessandro Lisci – Target

La prova era all’aperto, una notte di caldo asfissiante, in un cortile della Certosa di Padula. Con Cherif, che era il regista c’erano tensioni che si trascinavano da giorni e questo, durante la generale, interrotta di continuo per via del rumore delle trebbiature notturne che facevano alzare in volo una moltitudine di moscerini che oscuravano letteralmente i proiettori che illuminavano la scena, avanza improvvisamente una non meglio precisata “esigenza registica”: chiede alla produzione nientemeno che un elicottero vero in scena. Successe il finimondo! Si può affermare, senza ombra di dubbio, che Geppy, per quanto riguarda gli spettacoli (e anche per quanto riguarda altro) non si è mai risparmiato e non si è fatto mai mancare nulla.

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Emilia Costantini , Yari Gugliucci e Marisa Laurito al Teatro Quirino © Alessandro Lisci – Target

Se si vanno a leggere le oltre venticinque pagine della sua biografia ci si rende conto che forse nessun’altro come lui, a parità di età, e a parte attività collaterali come direttore di teatri, operatore culturale a vario titolo, creatore di scuole e docente, ecc. ha fatto televisione, cinema, non meno di 60 spettacoli teatrali e una decina di regie.

Un’intellettuale direbbe che Geppy è un regista pragmatico. è vero. In effetti, essendo ogni suo spettacolo oggetto di studi intensi, ragionamenti profondi e prove interminabili, puntigliose e precise, di conseguenza il risultato non può che essere concreto, pratico e realista.

Sorelle Materassi, Così parlò Bellavista, Arsenico e vecchi merletti e, soprattutto, Processo a Gesù sono un esempio di come una regia intelligente e moderna può farti amare un testo altrimenti sottovalutato o addirittura ignorato.

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Emilia Costantini e Tommaso Le Pera al Teatro Quirino © Alessandro Lisci – Target

Cenni Biografici

Fotografo di scena, dopo una prima esperienza in campo cinematografico (quasi tutta la saga degli “spaghetti-western”) e televisiva (alcuni dei più importanti sceneggiati), attratto dal mondo teatrale, abbandona questi settori per dedicarsi unicamente a quella che è la sua passione: il teatro di prosa.

Comincia col fotografare e proporre le sue immagini a quelli che calcano la pedana del Folkstudio, il mitico locale di Via Garibaldi a Roma, fucina e trampolino di lancio per artisti di ogni genere.

Gli anni ’60-’70 sono il periodo della cosiddetta Avanguardia Teatrale. Le “cantine” romane sono piene di gruppi alla ricerca di un nuovo e moderno modo di esprimersi teatralmente. Le Pera, usando fotografare durante lo spettacolo, senza interrompere il corso naturale della recita, inventa e propone la tecnica della fotografia dinamica e in movimento che è la sua carta vincente. Le sue immagini sono perfettamente aderenti a quel tipo di teatro fuori dai canoni; gli spettacoli di Mem. Perlini, Giancarlo Nanni, Giancarlo Sepe, Vasilicò, Mario Ricci, offrono innumerevoli spunti ed occasioni per quelle fotografie “nuove”. Ma ben presto si accorgono di lui anche quelli che operano nel teatro ufficiale, quindi si occupa degli spettacoli di Eduardo e Peppino De Filippo, di Romolo Valli e Giorgio De Lullo, Gassman, Albertazzi, la Moriconi, Gianrico Tedeschi, Scaccia, Lavia, Mariangela Melato, Gigi Proietti, Eros Pagni, Antonio Calenda. Praticamente tutto il teatro italiano senza trascurare le compagnie minori e i giovani talenti. E’ molto apprezzato all’estero, in Germania, in Francia e negli Stati Uniti dove si reca frequentemente chiamato da formazioni locali per la realizzazione di servizi fotografici a spettacoli. Fotografo ufficiale del Festival di Spoleto e di Benevento, ma anche di altre rassegne storiche come Taormina, Siracusa, Todi, Asti. Con più di 4.000 spettacoli fotografati detiene ormai il più vasto archivio mondiale di spettacoli e di gente di teatro.

A livello editoriale, oltre che con riviste del settore, collabora regolarmente con le maggiori testate italiane. Fondatore, nonchè consulente iconografico, della rivista di teatro “Primafila”, è autore di diversi libri sul teatro. Attualmente sta pubblicando una collana molto prestigiosa di 12 volumi sul teatro ognuno dedicato ad un autore, dove si mettono a confronto diverse edizioni della stessa opera fotografate nel corso degli anni. Il primo volume uscito (400 pagine tutte a colori) è dedicato alle opere di Pirandello, il secondo a Shakespeare, il terzo a Goldoni, indi Molière, il teatro antico greco e latino per arrivare agli autori contemporanei. Ha realizzato e pubblicato assieme ad Anna Testa, che ha raccolto le testimonianze, un libro su Mariangela Melato (Magnetica Mariangela, Manfredi Edizioni, 2016) e Gabriele Lavia (Lavia il Terribile, Manfredi Edizioni, 2017). Con la stessa Casa Editrice, e sempre appartenenti alla Collana ArtSipario – leggi il Palcoscenico, hanno visto poi la luce i volumi: Il Teatro di Antonio Calenda nelle fotografie di Tommaso Le Pera (2017), Il Teatro di Gigi Proietti (2018) e quello dedicato a Tato Russo nel 2019. Molte sono state le mostre realizzate in questi anni, e tra le più recenti si ricordano: “Settanta foto di Giorni felici di Samuel Beckett” (Palazzo Fendi, 2019) e quella su Roberto Herlitzka “Voglio fare l’attore” nell’ambito del Napoli Teatro Festival, 2020. Sue fotografie sono conservate in musei ed esposte in gallerie d’arte in Italia e all’estero.

a cura di Maria Paola Poponi

IL TEATRO DI GEPPY GLEIJESES nelle fotografie di TOMMASO LE PERA ultima modifica: 2021-05-25T23:12:07+02:00 da Alessandro Lisci