Donne for Peace
L’organizzazione, fondata alcuni anni fa con scopi di coordinamento socio-sanitari delle donne di cultura russofona con le strutture ospedaliere Italiane, viene improvvisamente travolta quando a Marzo 2022 arrivano le notizie della guerra in Ucraina e si prospetta l’urgente necessità di offrire protezione ai giovani e soprattutto alle madri in fuga con i loro figli attraverso i corridoi umanitari.
Nasce allora “Donne for peace“ (nome volutamente creato con parole italiane ed inglesi per sottolineare il carattere internazionale e la vicinanza tra le culture europee), l’associazione coordinata da Volha Marozava e Tatiana Chuchyna ha ottenuto l’aiuto dei servizi sociali del IX Municipio di Roma.
La struttura è diventata immediatamente un efficiente nucleo operativo di accoglienza per circa 400 persone. L’organizzazione ha attualmente un ruolo di intermediazione con i profughi essendo composta da donne russe, ucraine e bielorusse con doppio passaporto e naturalizzate italiane.
I volti sono quelli di chi ha visto gli orrori della guerra ma le donne non hanno perso il sorriso e vivono sempre la speranza di offrire ai loro figli un futuro diverso da quello che si prospetta nel loro paese. Iniziano così le attività didattiche, ci sono i volontari (anzi le volontarie) Daniela e Angela che tengono corsi di Italiano ed Inglese per facilitare l’introduzione nel mondo del lavoro, la ludoteca per i più piccoli, Oxana una psicologa che offre un supporto professionale a chi non riesce a superare l’incubo dei giorni più tragici prima della fuga.
Perfino Olga, insegnante di Yoga ed istruttrice di fitness che ha sposato un italiano e parla ormai un ottimo italiano con sfumature romanesche viaggia giornalmente tra Ladispoli e Roma per non far mancare neanche i possibili momenti di relax.
Donne for Peace collabora inoltre con Anas Italia, Associazione Nazionale di Azione Sociale attiva dal 2007. L’ANAS ha provveduto di recente a trovare ospitalità per diversi bambini ucraini tra i 10 e i 6 anni dopo averli raggiunti sulla frontiera polacca e trasportati in Italia con mezzi di fortuna. I bambini, accompagnati dalle rispettive madri, sono stati poi inseriti nelle classi dell’istituto Sant’Ivo di Monteverde per continuare il percorso scolastico. La scuola parificata è stata fondata dai frati Mennesiani ed è attualmente diretta da Fratel Dino.
Insomma le idee sono tante e le difficoltà non mancano ma Volha e Tatiana sono forti, bravissime ed infaticabili; quando le saluto mi invitano alla festa di accoglienza che stanno organizzando il 12 Aprile con il patrocinio del IX municipio al parco Eroi di Cefalonia con la speranza di avere nel frattempo notizie migliori dall’Ucraina.
© Massimo Scafati – Target Lab Ets
