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BANGKOK CORRE A QUALSIASI ORA DEL GIORNO E DELLA NOTTE…© Irene Vallerotonda
L’olfatto si dice sia il senso che più stimola i ricordi, così mentre disfo la valigia e mi appresto a dare una meritata pulizia a quei poveri capi di vestiario che non erano mai stati trattati così male, sono gli odori che mi aiutano a risalire questo fiume di ricordi.
Odori di Thailandia, dei sui motorini trasformati in bancarelle dove si cucina di tutto e a tutte le ore del giorno, dal Pad Thai ai frullati di frutta fresca agli scorpioni fritti per le foto con i turisti. Odori di smog, di spazzatura, di balsamo di tigre o comunque di qualsiasi altra diavoleria.
Quindi sistemando gli ultimi capi in lavatrice ti ricordi di alcuni occhi, alcune pelli, alcune voci, li hai incrociati e toccati più di altri e ti sono rimasti dentro, dandoti quella risposta che cercavi alla domanda “chi me l’ha fatto fare”, e ti rispondi che un altro mondo ti ha donato un altro tassello al grande puzzle.
Che dire di Bangkok…. non è una semplice città ma una vera e propria esperienza di vita!
Forse non lo è per un asiatico, ma per un europeo come me che atterra nella capitale thailandese sì.
Si trova catapultato in una realtà completamente diversa!
Solitamente cerco di guardare il lato positivo delle cose ma, forse convenite con me, quando si idealizza una cosa – una località, in questo caso, talmente tanto, è davvero brutto esserne disattesi.
I contrasti: non è difficile trovarsi davanti a un tempio sfarzosissimo e accanto una baracca in cui vivono 10 persone in 20mq
Bangkok è una città che ti finisce dritta nello stomaco, e non è un modo di dire! L’odore pungente si fa sempre più forte man mano che ci si avvicina al centro città.
Benvenuti a Bangkok!
Dove lo smog, l’inquinamento, il cibo, il caldo e tutti gli odori si mischiano insieme per formare qualcosa di indescrivibile.
Viste di enormi grattacieli, centri commerciali futuristici, da far sfondo a quartieri con delle vere e proprie baracche!
Le strade sono incasinate e piene di auto, tuk tuk, motorini, bici, carretti, autobus: di tutto! Ad ogni angolo trovi baracchini improvvisati e non, pronti a cucinare qualunque cosa a qualsiasi ora.
Per qualsiasi cosa si intende anche coccodrillo, tarantole e insetti vari!
Inquinata, caotica, terribilmente vera. Alta e bassa, coi suoi grattacieli che si immergono a terra, verso le bancarelle di street food. I taxi sfidano il tempo nel traffico costante sotto le rotaie dello Skytrain. Eppure da sempre Bangkok affascina gli occidentali. È difficile spiegare la sensazione che si prova visitandola per la prima volta, ma ci provo…
Non è bella, non agli occhi degli europei. Ma è talmente viva e tutto è talmente diverso e assurdo che è impossibile non ammirarla e non rimanerne affascinati. È proprio la sensazione di stupore e fascino e stordimento che ci attende. Un po’ come ritornare bambini di colpo, con tutta l’ingenuità e la curiosità di chi vede, assaggia, ascolta per la prima volta nella vita.
Lo stordimento forse è dato anche dal caldo. Ma anche il tempo gioca la sua parte. Il jetlag ruba qualche ora, praticamente 6…Arrivare in tarda mattinata mentre il tuo cervello ed il tuo corpo reclamano le ore serali, il riposo e anche il sonno… Non solo, il calendario segue l’era buddista, che conta gli anni dall’anno della morte del Buddha. Vi ritroverete catapultati di colpo nell’anno 2565 (2023 per noi)….quindi mi trovo nel futuro.
E poi togliermi le scarpe, sempre e ovunque…
Niente di più semplice per me, che da sempre odio ricevere in regalo pantofole perchè puntualmente le faccio finire “in punizione” nell’armadio. I miei piedi amano camminare liberi perchè i propriocettori hanno bisogno di sentire quel che toccano senza intermediari di tessuto.
Mi piace sentire sotto i piedi il pavimento freddo, la sabbia bagnata, gli scogli cocenti per il sole.
Ma in Asia le condizioni igieniche non sono quelle italiane e ci siamo accorti che camminare scalzi non è così semplice…
Ma è proprio così che si vive la Thailandia: a piedi nudi e a cuore scalzo. .
E poi ci sono loro, i monaci buddisti nelle loro sgargianti vesti arancioni, così mistici e spirituali fino a quando non li vedi fotografare statue del Buddha con i loro smartphone o dare una rapida sbirciata a qualche social network. Un mondo lontano ma per certi versi non così diverso dal nostro, o almeno non più. La tecnologia si sa accorcia le distanze, anche quelle più trascendentali.
La gente stessa è anche un po’ incoerente. È tanto ingessata in pratiche religiose, quanto scoordinata in merito a un vivere civile, o almeno, civile secondo “i nostri canoni”.
Ecco a voi Bangkok, svegliarmi alle 4 di mattina (ora locale) e girovagare e scoprire gli anziani aprire il loro banchetto di street food e poi continuare durante i giorni e le notti successivi…
© Irene Vallerotonda – Target Lab Ets
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Editing fotografico a cura di Alessandro Lisci – Target Lab Ets
Redazione a cura di Target Lab Ets
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