L’editoria un settore in crisi
Il settore dell’ editoria tra il 2010 ed il 2014, ha perso un terzo dei suoi ricavi, circa 2 miliardi in 5 anni. Le perdite cumulate hanno eroso il capitale: il patrimonio netto aggregato dei primi 8 gruppi editoriali italiani segna un -42 % con una contrazione per ben 1,4 miliardi di euro. Questo è il quadro generale di un settore quello dell’editoria, al bivio tra decadenza, cadute di copie cartacee e pubblicità, e riscatto con la nuova frontiera del digitale.
Tutto ciò si può facilmente vedere dal grafico azionario dei due principali gruppi italiani:
Gruppo RCS
Gruppo L’Espresso – Repubblica
Nell’ ultima settimana il risiko del consolidamento settoriale è iniziato con la decisione di FCA, http://www.fcagroup.com/it (Fiat Chrysler) di vendere ITEDI (che edita La Stampa e Il Secolo XIX ) al gruppo l’Espresso e di cedere il proprio pacchetto di azione RCS, di cui era il primo azionista con il 16.7 % del capitale, distribuendo tali quote agli stessi azionisti FCA che verosimilmente le cederanno sul mercato.
Il Gruppo L’Espresso Repubblica diventa così il principale player del settore con il 20% del mercato e la più alta redditività, con oltre 5,8 milioni di lettori e oltre 2,5 milioni di utenti unici giornalieri sui propri siti d’informazione, senza debiti e con un fatturato di 750 milioni di euro.
RCS invece è alle prese con un piano di ristrutturazione in grado di aggredire il debito, arrivato fino a 3 volte il patrimonio e 7 volte il Mol. Ora il nuovo management confida in un piano industriale che dovrebbe portare il Mol al 13% del fatturato in modo da far rientrare il rapporto debito/Mol a 2 volte a fine piano.
Il mestiere dell’editore è appassionante e difficile, c’è da credere che i tempi perché la carta stampata riprenda ad essere un settore allettante in termini di crescita reddituale siano ancora piuttosto lunghi. La crisi economica e l’evoluzione tecnologica stanno ridisegnando interi settori merceologici, ne monitoriamo con attenzione i mutamenti.
Articolo di Andrea Vedovati